Tornano a salire le tariffe Rc auto (a novembre +7,1% su base annua secondo l'Ivass), e il governo corre ai ripari convocando per domani 14 febbraio la Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi per analizzare l'andamento del settore assicurativo. Incontro al quale prenderanno parte anche le associazioni dei consumatori e quelle delle autocarrozzerie e dei periti assicurativi. Gli aumenti registrati dall'Ivass a novembre 2023 si traducono in una maggiore spesa da +31 euro a polizza, secondo i calcoli di Assoutenti, con Napoli e Prato che registrano il costo più alto della polizza Rc auto, con una media di oltre 559 euro, seguite da Caserta (501 euro) e Pistoia (487 euro). Per Federcarrozzieri, l'associazione delle autocarrozzerie italiane, la spesa per le riparazioni risulta "fortemente condizionata dagli incrementi dei listini dei pezzi di ricambio che dal 2021 ad oggi sono aumentati in media del +48%, e nell'ultimo anno del +13%", ma anche dal fatto che "le compagnie di assicurazioni controllano direttamente o indirettamente il mercato della riparazione e utilizzano società broker delle riparazioni". I periti assicurativi dell'Aiped puntano invece il dito sulla prassi di "appaltare l'accertamento dei danni a società di capitali con vastissime aree di competenza territoriale denominate, impropriamente, 'Authority', soggetti che gestiscono l'accertamento e la stima dei danni per lo più da remoto, anche con l'impiego di personale non abilitato allo svolgimento dell'attività tecnica che può essere eseguita solamente da tecnici specializzati".
Ultima oraDomani al Mimit incontro su rincari tariffe Rc auto