La X di Elon Musk, compagnia prima conosciuta come Twitter, diventa la prima piattaforma online ad essere penalizzata in Australia per violazione della legge detta Online Safety Act, con una multa di oltre 600 mila dollari (circa 360 mila euro), per aver mancato di sopprimere per materiale di abusi sessuali su minori. Avrà 28 giorni di tempo per pagare l'ammenda, inflitta dalla commissaria e-Safety Julie Inman Grant. Uno sviluppo seguito agli sforzi insufficienti della piattaforma nel ridurre materiale illegale dopo il suo acquisto da parte del miliardario Elon Musk, segnato da drastiche riduzioni nel personale di controllo. L'ufficio di e-Safety ha anche emesso richiami formali a Google e a Discord, accusati di non bloccare link a materiale di abusi su minori. In base ai nuovi poteri di e-Safety, di obbligare le organizzazioni a spiegare come combattono lo sfruttamento e l'abuso di minori, sono state emesse notifiche di trasparenza e avvertimenti a Google, YouTube, Tik Tok, Twitch e Discord. Le informazioni ricevute indicano che YouTube, Tik Tok e Twitch stanno adottando misure per fermare livestream e individuare adescamento di minori, a differenza di X, Discord e Google. TokTok, in particolare, si è dimostrato più trasparente degli altri.
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Australia: multata X di Elon Musk per materiale abusi su minori
Richiami formali a Google e Discord, nuovi poteri di e-Safety
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