Lunedì 29 Aprile 2024

Sabato il via del Tour de France. Nibali sogna il bis d'autore

L'edizione n. 102 della Grande Boucle partirà dall'Olanda. Lo Squalo dello Stretto favorito insieme a Froome, Contador e Quintana: "Ci proverò, ma non sono ossessionato dalla vittoria"

Maggio 2016 - Nibali, caccia al Giro Champions a Milano

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Parigi, 2 luglio 2015 - Ventuno tappe, oltre 3.330 chilometri di strada, salite e discese lungo le Alpi e i Pirenei, cronosquadre e pavè: tutto questo e altro è l'edizione numero 102 del Tour de France che prenderà il via sabato dall'Olanda, e precisamente da Utrecht, per terminare sui Campi Elisi di Parigi il 26 luglio. Ai nastri di partenza 22 team, per un totale di 198 ciclisti, in lotta per l'ambita e mitica maglia gialla, conquistata lo scorso anno dal messinese Vincenzo Nibali. Lo scalatore azzurro dell'Astana, recentemente laureatosi per il secondo anno consecutivo campione tricolore, non partirà però dai Paesi Bassi con i favori del pronostico. Leggermente davanti all'italiano nella griglia di partenza ci sono infatti il britannico Chris Froome (Sky), trionfatore a Parigi nel 2013, il colombiano Nairo Quintana (Movistar), lo scorso anno padrone del Giro d'Italia, e Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), fresco vincitore della corsa rosa e nella top sei dei ciclisti più completi di tutti i tempi.

Lo spagnolo, al pari di Nibali, al fianco di Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Felice Gimondi e Bernard Hinault, è nell'Olimpo delle biciclette: solo loro nella storia sono riusciti a trionfare almeno una volta nelle tre le corse a tappe più prestigiose, ovvero il Giro, la Vuelta e il Tour. Quanto mai incerto ed equilibrato si presenta dunque questa Grande Boucle, caratterizzata da una sola prova a cronometro e da tanta, tanta montagna. Contro il tempo si correrà solo la nona frazione, la cronosquadre Vannes-Plumelec di 28 km. Per il resto ci saranno: sei tappe pianeggianti (con probabili sprint per i velocisti), due leggermente "vallonate", quattro appuntamenti di "media montagna", il mitico pavè nella Seraing-Cambrai (quarta prova) e ben sette arrivi in vette molto alte. Questi "accenderanno" la seconda settimana, con tre classiche cime pirenaiche, e la fase finale della manifestazione, con quattro aspri traguardi alpini. Dal 14 al 16 luglio bollini rossi nella decima, undicesima e dodicesima tappa: la Tabres-LaPierre Saint Martin, la Pau-Cauterets Vallee de Saint Savin e la Lannemezan-Plateau de Beille. Dal 22 al 25 luglio, poi, il clou: ecco nell'ordine la Digne les Bains-Pra Loup, la Gap-Saint Jean de Maurienne, la Saint Jean de Maurienne-Le Toussuier e la temuta Modane Valfrejus-Alpe d'Huez, dove verrà incoronato verosimilmente il nuovo Re di Francia. Seguirà infatti soltanto la classica passarella verso Parigi, con l'arrivo nella Capitale del 26 luglio.

Salirà nuovamente sul trono Nibali? Il messinese risponde così: "Non sono ossessionato dal ripetere il trionfo di Parigi dello scorso anno. Attaccherò senza risparmiare mai energie, forse perché sono un po' pazzo. Ho lavorato tutta la stagione per difendere la maglia gialla nel miglior modo possibile ma la concorrenza è tanta e forte: sono molto concentrato e fisicamente sono al cento per cento".