Roger Federer
Miami, 30 marzo 2019 – La nuova generazione dovrà attendere. Le semifinali del Masters 1000 di Miami sanciscono ancora la concretezza e il talento della vecchia guardia: Isner e Federer si sono presi i rispettivi match contro Aliassime e Shapovalov. Lo svizzero, nella seconda semifinale, ha strappato gli applausi del pubblico, rendendo la vita difficile al canadese già nel primo game, durato 10 minuti. Shapovalov con fatica ha tenuto il servizio, ma poi ha dovuto cedere cinque game in fila a Federer che è volato via fino al 5-2 per chiudere 6-2 il primo parziale senza troppi patemi.
Nel secondo set il canadese ha provato a reagire, quando sull’1-0 in suo favore si è procurato due palle break abilmente annullate da Federer con due servizi. Salvato il momento di difficoltà, lo svizzero ha ripreso a macinare colpi vincenti, trovando il break decisivo nel game successivo e andando vicino al secondo sul 2-4. Ma c’era troppo Federer per Shapovalov che pur volenteroso ha dovuto inchinarsi all’infinito talento altrui allargando sommessamente le braccia quando, di fronte all'enciclopedico gioco dello svizzero, si è reso conto che non c’era più niente da fare. Il 6-2 6-4 finale testimonia l’andamento del match con lo svizzero preciso e ficcante con 17 vincenti e 8 errori. Non solo, sul primo servizio Federer ha vinto il 91% dei punti, segno di una solidità ritrovata dopo un inizio di torneo balbettante al secondo turno con Albot, match in cui Federer ha lasciato per ora l’unico set ad un avversario. Ora la finale con Isner in un torneo di Miami che il campione svizzero ha vinto tre volte, l'ultima due anni fa contro l'eterno rivale Rafa Nadal, rimasto ai box quest'anno per un problema al ginocchio.