Domenica 5 Maggio 2024

Tamberi sceglie Ciotti "Ha le mie stesse idee Papà? Ci ho provato"

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di Giuseppe Poli

Gianmarco Tamberi ha fatto la sua scelta e ha deciso di farsi guidare da Giulio Ciotti. L’altista anconetano, che ha rinunciato alla stagione indoor per preparare al meglio quella all’aperto che lo condurrà verso i Mondiali di Budapest del prossimo agosto, suo principale obiettivo stagionale, sarà dunque seguito dal riminese Giulio Ciotti, responsabile tecnico salti della nazionale. "Ho preso una decisione dopo mesi di allenamenti insieme – ha spiegato Tamberi –. Con Giulio c’è stata subito sintonia, cercavo una persona che avesse le mie stesse idee, che avesse studiato il mio salto negli anni. Giulio s’è sempre informato molto per capire il mio salto, anche interfacciandosi con mio padre, e questa cosa è venuta fuori negli ultimi mesi".

Nessuna bocciatura di altre candidature, però: "Avevo valutato anche Stefano Giardi, con cui mi sono trovato benissimo, persona splendida e molto preparata, ma Stefano allena già Elena (Vallortigara, ndr) e scegliere lui avrebbe significato togliere qualcosa sia me che a lei, avrei messo in difficoltà l’allenatore di una mia compagna di squadra. Sarebbe stato comunque assolutamente all’altezza del ruolo".

Giulio Ciotti lo seguirà passo dopo passo nella preparazione dei prossimi appuntamenti: "Verrà ad Ancona tutte le volte che sarà necessario, sicuramente in occasione degli allenamenti tecnici, sarà presente tre o quattro volte alla settimana. In questi mesi mi sono posto in una maniera completamente opposta a come ci si pone davanti a un allenatore. Volevo capire chi fosse la persona giusta. E con lui in più circostanze mi sono ritrovato davanti a una persona che capiva quello che percepivo io, che vedeva gli errori che sono stato abituato a correggere. Una scelta prettamente tecnica, e non caratteriale, però, quest’ultimo aspetto lo scopriremo con il tempo. Adesso ho bisogno di una persona inserita molto nel mio salto, un salto rivoluzionario che non sono né il primo né l’unico a fare al mondo". Sul licenziamento del padre Marco, suo allenatore fino alla scorsa estate, Gianmarco Tamberi ha concluso: "Erano anni che il rapporto padre-figlio non funzionava, ne eravamo consapevoli entrambi. Pensavo che dopo Tokyo potesse essere diverso, ma non è stato così".