Mercoledì 1 Maggio 2024

Sinner oh yes, è agli ottavi Fognini illude: rimonta Rublev

Jannik domina, poi il ritiro per infortunio di Kecmanovic. Fabio vince il primo set poi cede al numero 6 Atp

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Avanza Jannik Sinner nel Masters 1000 di Cincinnati, molto più di un antipasto degli Us Open. E l’altoatesino sembra davvero lanciato. Finisce comunque in anticipo il suo match dei sedicesimi contro Miomir Kecmanovic. Il serbo numero 36 Atp si è infatti ritirato sul punteggio di 7-5 3-1 per l’azzurro a causa di problemi fisici. Per il nostro, invece, un risparmio di energie importante in vista del difficile match degli ottavi contro il canadese Felix Auger-Aliassime, numero 9 del mondo

Fabio Fognini ha ceduto invece al terzo set contro Andrey Rublev. Ma è un’uscita di scena con tanti rimpianti. Il tennista ligure, numero 61 del mondo, in gara come lucky loser, si è arreso di fronte al russo, numero 6 del seding e 8 del ranking internazionale, col punteggio di 6-7 (7) 7-6 (3) 6-2. L’azzurro ha giocato alla pari i primi due set, prima di “crollare” nella terza frazione. Nel torneo femminile, subito fuori al primo turno Serena Williams, che cede alla britannica Emma Raducanu, campionessa in carica a New York, con il punteggio di 6-4, 6-0. Proprio agli Us Open la quasi 41enne concluderà la sua gloriosissima carriera.

Intanto negli Stati Uniti scoppia la polemica sul “sistema tennis“ ed è l’atleta di casa Reilly Opelka, numero 26 Atp, a muovere le accuse in prima persona. Il gigante Usa critica la gestione dei premi dei tornei, a suo dire troppo ingenerosa nei confronti dei giocatori: le organizzazioni dei tornei pasticcerebbero coi conti garantendosi grandi guadagni lasciando ai giocatori le briciole. Opelka ce l’ha anche con i colleghi rappresentanti nel Board Atp: "Hanno ottenuto un incremento del 2% dei prize money e acconsentito alla più grande presa in giro per la compartecipazione dei ricavi, accettando una percentuale sul profitto netto, invece che lordo".