Giovedì 2 Maggio 2024

Sinner e Sonego, l’Italia sorride Musetti, una rimontona non basta

Lorenzo parte male e va sotto 0-2 contro Lloyd Harris: poi recupera il 2-2 e cede al super tie-break

Migration

Che peccato, Lorenzo. E pensare che quella ’rimontona’ contro il sudafricano Lloyd Harris - contro il quale, alla fine ha perso 6-4, 6-1, 6-7, 2-6, 7-6 dopo 3 ore e 40 di battaglia - ad un certo punto aveva assunto connotati ’epici’. Sempre dal punto strettamente sportivo. Soprattutto per come era cominciata, con quel mortificante ma indicativo 50 per cento di prime a bersaglio e il 63 per cento di punti con la prima di servizio contro l’83 del sudafricano. Questo per dire come abbia cominciato in modo disastroso Musetti, con l’avversario che certo non immaginava di poter passeggiare contro il numero 19 del mondo e 17 del tabellone. E così è stato per i primi due set, quando l’azzurro ha giocato così male da incassare un netto 6-4, 6-1. Certo, c’era quella spalla malandrina e infiammata che lo aveva colpito durante la United Cup a preoccupare lui e il suo clan.

Lorenzo rimonta da 0-2 a 2-2, ma cede al quinto set dopo il super tie-break perso 10-4 con il punteggio complessivo di 6-4, 6-1, 6-7, 2-6, 7-6. E pensare che più volte nel set decisivo aveva dato l’impressione di poter mettere ko Harris, visibilmente stanco. Per fortuna, a tenere alto il tricolore ci hanno pensato Jannik Sinner e Lorenzo Sonego che restano in corsa. Sinner ha spazzato via agevolmente il britannico Kyle Edmund (583 Atp, in gara con la classifica protetta) con il punteggio di 6-4 6-0 6-2 in un’ora e 56 minuti. Esordio convincente anche per Sonego: il 27enne torinese, n.47 Atp, ha battuto al primo turno 7-6, 6-3 6-7, 61, in poco più di tre ore il portoghese Nuno Borges, n.111 del ranking. Al secondo turno Sonego incrocia un avversario di alto livello - il polacco Hubert Hurkacz, n.11 del mondo che però a Melbourne, nonostante la superficie favorevole, ha sempre avuto vita grama nelle quattro partecipazioni precedenti, senza mai andare oltre il secondo turno. L’altra nota stonata azzurra al primo giorno degli Open è nel torneo femminile dove Elisabetta Cocciaretto esce di scena in due set (7-5 6-3) contro lena Rybakina, n.23 del ranking e campionessa a Wimbledon lo scorso anno. Nella notte appena trascorsa è sceso in campo Matteo Berrettini contro l’ex numero uno al mondo Andy Murray. Fabio Fognini ha incrociato l’australiano Kokkinakis, grande amico e compagno di doppio di Kyrgios con il quale ha vintoi lo slam di casa- ed grande assente del torneo per i guai al menisco - e Mattia Bellucci opposto al francese Bonzi.

Avanza Rafa Nadal che batte il britannico Draper faticando più del dovuto (7-5, 2-6, 6-4, 6-1 in tre ore e 40 minuti) e nonostante l’episodio singolare che ha ’tinto di giallo’, la giornata e cioè la sparizione della sua racchetta, poi ritrovata. "Tengo sempre sotto controllo le racchette che mando a incordare, in questo sono molto meticoloso - dirà poi un divertito Nadal - ma oggi un ballboy ha frainteso, e mandato a incordare quella con cui volevo giocare. Fortunatamente me l’hanno riportata in tempo". In sostanza, pare che Nadal abbia chiesto di rimettere le corde alla sua racchetta, mentre il raccattapalle avrebbe preso quella sbagliata con qui Rafa aveva deciso di giocare.