Martedì 30 Aprile 2024

Lukaku: Allegri batte... Conte

Italo Cucci

Ho sempre pensato che Lukaku l’abbia inventato Conte. Ricordate quel viaggio dell’Inter in Asia quando il neo panchinaro nerazzurro incontrò Romelu ancora dell’United, lo salutò affettuosamente e chiese a Zhang di regalarglielo? "Lo volevo già alla Juve quando era ancora del West Bromwich… " confessò l’Antonio, invaghito di un calciatore-progetto, come capita ai grandi allenatori (un esempio? Helenio-Suarez). Progetto fu. E vittoria. In contropiede. Ecco perché l’altra sera, vedendo Lukaku praticamente inutilizzato, almeno rispetto a quello dell’Inter, ho pensato che il Chelsea poteva spendere anche duecento milioni, per riaverlo, ma diventava inutile se non si spiegava a Tuchel cos’è il contropiede e che Romelu era diventato grande perché aveva imparato a giocare davvero non a Londra o a Manchester ma a Milano. All’italiana.

Ed ecco improvvisamente anche la critica cosiddetta progressista, estetista, adanista scoprire che la Juve è grande, Allegri il suo profeta, Federico Chiesa il suo eroe, il guerriero contropiedista che all’improvviso è stato eletto - anche con sensi di colpa - il miglior bomber d’Europa. Anche se… Anche se non a tutti è andata giù quella manovra italianista (mai dire catenacciara!) che Allegri ha escogitato perché l’ha nelle corde dalla nascita (in panchina).

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