Lunedì 29 Aprile 2024

L’Inter riparte subito e vede il derby dall’alto

Inzaghi si mette subito alle spalle la Lazio e si porta a -1 dalla vetta. Sabato per la stracittadina i nerazzurri sono sopra il Diavolo

Mattia Todisco

Il derby di Milano si giocherà con l’Inter davanti al Milan in classifica. Dopo la sconfitta in casa della Lazio, i nerazzurri (privi di Lukaku) si riscattano battendo 3-1 la Cremonese a San Siro e sorpassando i rivali cittadini. Una gara indirizzata nella prima frazione, con le reti di Correa e Barella, chiusa nella ripresa grazie al subentrato Martinez. Agli ospiti non basta Okereke. La neopromossa guidata da Alvini non sfigura. Propone un calcio organizzato, gradevole. Lo zero in classifica dopo tre turni non ha smosso l’allenatore ospite dal suo credo. La partita si gioca, i rischi si prendono. Si pagano, quando Barella trova il filtrante giusto per Dzeko e Correa mette a segno il vantaggio interista vanificando il salvataggio di Radu. In compenso ai grigiorossi le occasioni non mancano, prima del gol subito al 12’ (mancato stop di Quagliata a un passo da Handanovic) e dopo (conclusioni in area di Dessers e Pickel). A parità di spazi, l’Inter ha qualità per chiudere l’azione. Ad Alvini manca il Calhanoglu che vede il cross pennellato all’indietro per Barella o uno come l’azzurro che ai chilometri percorsi aggiunge la coordinazione perfetta per calciare al volo il 2-0, imparabile. Applaude anche Lukaku in tribuna, sostituito in campo da Dzeko. Non potendo schierare la “LuLa”, Inzaghi ha optato per cambiare tutta la coppia d’attacco e a guardare c’è anche Martinez in panchina.

La mossa del tecnico grigiorosso per provare a rientrare in partita è Zanimacchia per Ascacibar, un trequartista il cui compito dev’essere quello di creare qualche preoccupazione in più a Brozovic, che pesta le stesse zolle. La grande chance arriva subito, su calcio da fermo: inzuccata a lato di Pickel che salta in testa al “piccolo” Dimarco. Annusato il pericolo, Inzaghi gioca la carta Lautaro: gli applausi sono per chi entra e dopo un’annata con qualche ombra li prende anche chi esce, Correa, vista la firma che ha sbloccato la sfida. I mugugni li raccoglie Skriniar, la cui mancata partenza è stata salutata dal popolo interista con grande gioia nella precedente sfida casalinga. Niente che faccia cambiare idea alla piazza, ma se la Cremonese ha una buona opportunità con Dessers è anche perché lo slovacco svirgola un rinvio comodo a ridosso della propria area. Radu rimanda il 3-0 stoppando Dzeko. Nulla può nel momento in cui Martinez si presenta al suo cospetto e incrocia il sinistro nell’angolo. Può entrare anche Gosens, corteggiato in queste ore dal Bayer Leverkusen e tenuto fuori a favore di Darmian. Con lui Asllani, a cui qualche buona giocata vale i primi apprezzamenti del pubblico milanese, più scontento quando nel finale Okereke sorprende Handanovic dalla distanza. Tra pochi giorni, nella stessa arena, sarà tempo di stracittadina e mercoledì 7 c’è il Bayern. Tempo per godersi il 3-1 non ce n’è: da oggi si pensa già al futuro.