Milano, 28 Ottobre 2016 –In, estate, dopo una prima stagione in rossonero da 20 gol siglati in 43 partite, Carlos Bacca è stato a lungo sul mercato con gli occhi di West Ham (che aveva anche un accordo con il Milan sulla base di 30 milioni di euro), Atletico Madrid e Paris Saint Germain – allenato oggi dal suo mentore al Siviglia Unai Enery – puntati addosso. Poi, con un colpo di scena, la scelta di restare per portare il Milan in Europa e un inizio di campionato con il botto: 6 reti nelle prime 7 giornate. Adesso il colombiano, che a dire il vero è anche il giocatore rossonero più sostituito da Montella con 7 cambi in 10 incontri, sta vivendo un periodo di leggera – e per certi versi comprensibile – flessione, ma non molla e continua ad allenarsi per continuare a fare quello che meglio gli riesce: fare gol.
Intanto, dalla colonne del quotidiano colombiano El Heraldo, Sergio Barila, agente del giocatore di Puerto Plata, ha parlato del futuro del suo assistito confermando che Bacca a Milano sta davvero bene, ma anche che – ed è questo che mette un po' in allarme i tifosi rossoneri – se arrivasse una offerta cosiddetta interessante per entrambe le parti in causa sarebbe difficile non prenderla in considerazione: “Carlos è uno dei migliori giocatori del mondo ed ha segnato in tanti campionati diversi come quello, italiano, quello spagnolo, quello belga e quello colombiano. Ha vinto titoli con i suoi club ed individuali visto che segna con frequenza ed è molto quotato. E' normale quindi che spesso molte squadre si interessino a lui. Sta molto bene al Milan e anche il club è decisamente soddisfatto delle sue prestazioni ma è chiaro che se arrivasse un'offerta interessante sia per il club che per lui potrebbe essere presa in considerazione. Al momento comunque non c'è nulla e non ci sono nemmeno i motivi che possono spingere Carlos via dal Milan”.
Chi invece saluterà pressoché certamente il Milan dopo 30 anni passati in rossonero al fianco di Berlusconi è Adriano Galliani che potrebbe tornare in sella alla Lega Calcio, come già si vocifera da tempo, di cui è stato presidente dal 2002 al 2006.