
Peter Fill domina la Streif (AFP)
Kitzbuehel (Austria), 23 gennaio 2016 - Peter Fill vince sulla mitica Streif di Kitzbuehel. L'azzurro ha battuto gli svizzeri Beat Fuez e Carlo Janka in una gara segnata da una serie di terribili e drammatiche cadute.
L'altoatesino è il terzo italiano a compiere questa impresa dopo Kristian Ghedina nel 1998 e Dominik Paris nel 2013. La gara è stata fermata per ragioni di sicurezza, ma convalidata, dopo la discesa dei primi 30 migliori atleti. Fill è di Castelrotto, sull'altro piano di Siusi. L'azzurro 33enne potrà dedicare il successo al figlio, il piccolo Noah, che proprio oggi compie gli anni.
La discesa di cdm era stata interotta varie volte per una serie di cadute. Il primo è stato l'austriaco Otmar Striedinger, che ha spigolato proprio tagliando il traguardo. Niente danni e si è aperto l'airbag che l'atleta indossava.
Poi è toccato al connazionale George Streitberger, finito nelle reti dopo il salto della Hausbergkante, con un altro stop alla gara. L'atleta è stato subito soccorso e portato in ospedale in elicottero. Per lui uno strappo ai legamenti del ginocchio destro ed una lesione al menisco.
Hannes Reichelt poco dopo è volato drammaticamente nelle reti sempre alla Hausbergkante. L'atleta, soccorso, si è alzato da solo in piedi facendo il gesto di stare bene. Accompagnato in ospedale all'atleta è stata riscontrata una contusione al ginocchio sinistro.
Anche Aksel Svindal ha pagato caro il salto della Hausbergkante (FOTO). L'asso norvegese - dopo un lungo volo - si è alzato da solo salutando i tifosi. Ma il campione non ne è uscito indenne: gli esami cui si è sottoposto hanno riscontrato la rottura del legamento crociato del ginocchio destro, con interessamento del menisco. Svindal sarà operato nelle prossime ore.
E pensare che per motivi di sicurezza per il terzo anno consecutivo la libera di Kitzbuehel non veniva disputata sull'intero percorso originale: la partenza era stata un po' abbassata e la gara non comprendeva più lo spettacolare salto della Mausefalle (Trappola per topi), troppo pericoloso a causa del vento in quota.
FILL: UN SOGNO CHE SI REALIZZA- Per Peter Fill, 33 anni e 301 gare in Coppa del Mondo, arriva il giorno più bello della carriera. È il giorno in cui il carabiniere di Castelrotto ha domato la Streif, vincendo a mani basse in una gara resa ancor più difficile dalle condizioni climatiche e della neve. "È il sogno più grande che si realizza, è una storia bellissima, dopo 300 gare in Coppa del Mondo, nel giorno del compleanno di mio figlio Leon, su una pista che è un mito per la storia dello sci. Io sono molto, molto, molto contento". Bisognerebbe aggiungere anche dopo molti infortuni, il più terribile proprio sulla Streif, nel 2011, quando si strappò i muscoli addominali dopo un volo terribile. È quella in corso si presenta come una delle stagioni da ricordare per il campione di Castelrotto, in attesa di diventare di nuovo papà: la vittoria a Kitz rappresenta il terzo podio stagionale e lo proietta al secondo posto nella classifica di discesa (al sesto della generale) con con 291 punti contro i 436 del dominatore Svindal. Che però oggi si è rotto un legamento....
LA TERRIBILE CADUTA DI SVINDAL
LA CADUTA DI HANNES REICHELT