Domenica 5 Maggio 2024

Inter, per dimenticare il derby Inzaghi vuole l’impresa col Bayern

Il tecnico potrebbe lanciare dall’inizio Mkhitaryan e Gosens: "Questo girone è duro, bisogna partire bene"

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di Giulio Mola

Parola d’ordine: reagire. Parola chiave: entusiasmo.

Per dimenticare la dolorosa sconfitta del derby e cancellare l’immagine di una squadra con poca personalità, il calendario offre all’Inter un’affascinante partita per riscattarsi. Alle 21 si riaccendono i riflettori di San Siro, c’è l’inno della Champions, inizia la parata delle stelle. In una notte di gala, con la corazzata Bayern Monaco, ecco la grande opportunità per Simone Inzaghi (che i big match in Europa sa come prepararli) e la sua truppa. C’è attesa e un pizzico di tensione, perché tutto lo spogliatoio sa di non poter sbagliare una gara già complicata (nelle tre precedenti sfide a Milano, i bavaresi hanno sempre vinto). "È importantissimo avere tanti tifosi allo stadio – l’appello dell’allenatore –, conosciamo l’avversario che incontriamo e la sua forza. Il girone è competitivo, ma la partita con il Bayern deve essere un’opportunità perché viene dopo il derby, dove abbiamo preso una brutta botta".

Il cammino in Europa è ad ostacoli e sarà importante cominciare col piede giusto: "Sappiamo che dobbiamo fare 10 punti in un girone molto più difficile dello scorso anno – ammette il mister –. Il Bayern è una delle 4-5 squadre candidate a vincere la Champions". Di sicuro Inzaghi e la società chiedono qualcosa in più su concentrazione ed entusiasmo, soprattutto un approccio propositivo al match: "Le sconfitte devono diventare delle opportunità. Abbiamo rivisto quella di sabato: ci sono stati delle situazioni in cui abbiamo fatto meglio noi, ma il Milan è riuscito a fare tre gol nel suo momento migliore. L’errore più grande? Smettere di fare quello che stavamo facendo quando abbiamo subito il pareggio. La squadra deve rimanere in partita e reagire meglio, come dopo il 3-1. Ma sono ottimista, ho visto la squadra allenarsi nel migliore dei modi. Critiche? Quelle costruttive mi stimolano".

A proposito. Sull’argomento interviene anche Calhanoglu: “Dopo il derby tutti hanno parlato solo della difesa, ma ci sono altre zone del campo. Abbiamo sbagliato tutti insieme. Ci si rialza tutti insieme". Le parole del turco sono esattamente quel che un leader avrebbe dovuto dire. Ed è esattamente quel che i compagni di squadra devono fare. Poi sarà Inzaghi a fare scelte e valutazioni. "Tocca a me sistemare le cose", dice l’allenatore prendendosi ogni responsabilità. Oltre ai sermoncini da spogliatoio qualcosa bisogna inventarsi per fermare lo squadrone tedesco. Magari affidarsi all’esperienza di chi conosce bene la Champions, vedi Dzeko (62 presenze) e Mkhitaryan (42). Mentre sul bosniaco non ci sono dubbi (sarà in tandem con Martinez) della possibile titolarità dell’armeno parla Inzaghi: “È un giocatore di quantità e qualità, ci aiuterà tantissimo. È una settimana che lavora a pieno regime e può essere una soluzione, sia dall’inizio che a gara in corso". La terza novità di serata dovrebbe essere il ritorno dal primo minuto di Gosens a sinistra.