Domenica 5 Maggio 2024

Il talismano Dzeko: "Inter, così è bellissimo"

Il bosniaco decide al 90’ una gara difficile, col Venezia in vantaggio con Henry e poi raggiunto da Barella. Nerazzurri a +5 in classifica

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di Mattia Todisco

Alla fine la risolve Edin Dzeko. Sbaglia, sbuffa e a un passo dal 90’ sigla il 2-1 che regala all’Inter i tre punti contro il Venezia e permette ai nerazzurri di assistere a Milan-Juventus con cinque lunghezze sui rossoneri e la trasferta di Bologna ancora da giocare. I veneti escono dal Meazza, il cui terreno di gioco finisce sotto accusa da parte dei protagonisti, a testa altissima. Con dieci indisponibili, tra cui cinque positivi al Covid, vendono carissima la pelle. Passano avanti con Henry, subiscono il gol di Barella e solo in extremis si vedono sorpassare da Dzeko.

"Non c’è una partita facile, questa è stata una delle più difficili di quest’anno – dice il match winner a fine partita -. Veniamo da due partite da 120’ più una in mezzo a Bergamo. Ci sta di soffrire, basta vincere. Mancavano i miei gol, ma quando la squadra vince è quello l’importante. Magari mi sono risparmiato per questa partita ed è stato bellissimo segnare all’ultimo".

Premiata la scelta di Inzaghi, che lascia in campo Dzeko e toglie il diffidato Martinez a metà secondo tempo. "L’allenatore ha giocato a calcio, per cui sa che potevo risolverla anche al 90’ – commenta ancora l’attaccante -. Con loro tutti indietro non c’erano tanti spazi e in ogni caso si può segnare anche all’ultimo minuto. Ora arriva la sosta, al momento giusto. Poi pensiamo al Milan. Siamo stanchi, spero anche che il campo migliori perché è un disastro e può penalizzare entrambe le squadre".

Il numero 9 interista è protagonista non solo per il gol, ma anche in occasione dei due episodi da moviola più importanti di Inter-Venezia: un fallo su Modolo nell’azione dell’1-1, non ravvisato dal direttore di gara e su cui il Var non può intervenire (il contrasto è avvenuto prima dell’inizio di una nuova azione) e un’uscita a valanga di Lezzerini un attimo dopo l’errore sotto porta del centravanti, che rischia anche di farsi male. La rete del successo consente alla capolista di affrontare la sosta con maggiore tranquillità, considerato che subito dopo bisognerà affrontare Milan, Roma in Coppa Italia, Napoli e Liverpool. Serviranno probabilmente prestazioni migliori di quella di ieri al Meazza. Il campo non ha aiuta chi fa possesso, quindi la capolista, ma in generale manca un pizzico di brillantezza. Se l’attenzione cala, anche un Venezia incerottato può passare con Henry sfruttando un’imprecisione di Skriniar nel posizionarsi e giocarsi le sue carte fino alla fine. L’Inter arriva al traguardo con il cuore, nel primo come nel secondo tempo fa però molta fatica a superare il muro umano eretto dai veneti. Uno dei fattori della gara sono certamente i cambi. Dimarco regala più spinta offensiva rispetto a Bastoni. Dumfries sigla l’assist decisivo per il 2-1, Sanchez manda in porta Vidal nel recupero per il possibile 3-1 e anche il centrocampista cileno, pur fallendo l’occasione che poteva chiudere la pratica, ha il merito di entrare con il piglio giusto. Altro traguardo raggiunto: i diffidati Martinez e Brozovic riescono a schivare il giallo che avrebbe fatto saltare il derby di Milano.