Lunedì 29 Aprile 2024

Calcioscommesse, Conte sarà rinviato a giudizio. Chiederà il rito immediato

Il pm Di Martino, titolare delle inchieste di Cremona e Catanzaro, non archivierà la posizione del ct azzurro che adesso spera di arrivare a giudizio prima degli Europei

Antonio Conte (Ansa)

Antonio Conte (Ansa)

Cremona, 30 giugno 2015 - Il calcio italiano si prepara a vivere l'ennesima estate rovente. Oltre al caso Catania, con il dimissionario presidente Pulvirenti che ha ammesso di aver comprato cinque partite dell'ultimo campionato di seri B per evitare la retrocessione, che rischia di stravolgere il prossimo campionato cadetto, ci sono altri due fronti aperti nella battaglia contro le combine: Cremona e Catanzaro. A giorni sono attese le decisioni del pm Roberto Di Martino, titolare delle inchieste sul calcioscommesse. 

Tra i nomi illustri che rischiano il processo c'è quello di Antonio Conte: secondo indiscrezioni, il pm chiederà il rinvio a giudizio per il ct della Nazionale, così come per il capitano della Lazio Stefano Mauri e gli ex calciatori Cristiano Doni e Beppe Signori (gli ultimi due erano anche stati arrestati nelle fasi iniziali del procedimento). A Conte, a differenza di altri, non è contestata l'associazione a delinquere ma la sola frode sportiva in relazione a due partite dei tempi in cui era allenatore del Siena: Novara-Siena e Albinoleffe-Siena.

Solo con il deposito della richiesta di rinvio a giudizio, è spiegato in ambienti giudiziari cremonesi, sarà chiaro se avranno fatto presa o meno le argomentazioni del collegio difensivo di Conte che nei mesi scorsi aveva presentato a Di Martino una corposa memoria per cercare di dimostrare l'estraneità del ct alle accuse. L'obiettivo di Conte è quello di arrivare a Euro 2016 con l'inchiesta già conclusa. Per questo motivo, e per evitare un giudizio lungo che potrebbe culminare con la prescrizione e quindi con un dubbio, gli avvocati vorrebbero rinunciare all'udienza preliminare per arrivare al giudizio immediato. Se ciò non fosse possibile Conte potrebbe tornare a considerare l'ipotesi dimissioni. 

LA DIFESA: "ESTRANEO AI FATTI" - Agli atti dell'inchiesta sul calcioscommesse c'è "la prova positiva" del fatto che Antonio Conte "nulla fece di quanto in suo potere" per assecondare le combine. Lo si legge nella memoria dei suoi difensori, consultata dall'Ansa; per chiedere l'archiviazione della posizione del ct della Nazionale. "In Novara-Siena - scrive l'avvocato Leonardo Cammarata nella memoria - non fece giocare Carobbio, (l'unico giocatore della sua squadra che nell'ipotesi di accusa che si era accordato con l'organizzazione criminale) e in Albinoleffe-Siena, secondo quanto riferito da Coppola (ex portiere del Siena), spronò la squadra e decise di far giocare i giocatori più motivati".