Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli-Milan 0-4, clamoroso poker rossonero al Maradona

La doppietta di Leao e le reti di Brahim Diaz e Saelemaekers espugnano Fuorigrotta e disegnano nuovi scenari in vista degli imminenti quarti di Champions League

Rafa Leao e Brahim Diaz (Ansa)

Rafa Leao e Brahim Diaz (Ansa)

Napoli, 2 aprile 2023 - Nella serata in cui, complice l'assenza per infortunio di Osimhen, tutti i riflettori del Maradona sono puntati sulla stella di Kvaratskhelia, le giocate più belle maturano invece nell'altra parte del campo, con il Milan che sbanca con un roboante poker l'impianto di Fuorigrotta e lo fa grazie alle gemme di Leao, autore di una doppietta, Brahim Diaz, che aveva propiziato la rete del compagno di squadra e Saelemaekers, subentrato proprio al numero 10. Gli assi rossoneri si consacrano sul palcoscenico più complicato, quello che a breve sarà teatro anche del doppio confronto valido per i quarti di finale di Champions League. A tal riguardo sono tante le riflessioni da fare soprattutto in casa Napoli: se il primato in campionato resta blindato alla luce dei 16 punti di vantaggio sulla Lazio, in ambito continentale servirà una prestazione di ben altro spessore in entrambe le fasi per evitare di gettare alle ortiche una chance forse irripetibile di sognare la scalata fuori dai confini italiani. Per il Milan può valere il discorso opposto: lo scalpo di lusso della capolista porta in carniere punti preziosi per difendere un posto valido per accedere alla prossima Champions League, ma nell'edizione corrente, specialmente dopo la lezione di calcio incassata oggi, sarà lecito aspettarsi un Napoli ancora più determinato a dare il meglio per centrare la semifinale e per cancellare la serataccia odierna.

Le formazioni ufficiali

  Spalletti parte con Meret tra i pali: a sua difesa Di Lorenzo a destra e Mario Rui a sinistra, con Olivera quindi che perde il ballottaggio della vigilia, mentre al centro confermatissima la coppia Rrahmani-Kim. Nessuna sorpresa neanche in mediana, dove agiranno Zielinski, Lobotka e Anguissa: a completare il 4-3-3 azzurro è un tridente composto da Kvaratskhelia, Simeone e Politano, che vince quindi il duello con Lozano. Pioli risponde con un 4-2-3-1 inaugurato da Maignan, protetto da Calabria, Kjaer, Tomori e Theo Hernandez: il tandem davanti alla difesa è formato da Bennacer e Tonali, mentre a supporto del rientrante Giroud ci sono Brahim Diaz, Krunic e Leao.  

Primo tempo  

 Pronti, via e Simeone, oggi con l'onere di essere il 'supplente' di un certo Osimhen, in spaccata manca di un soffio il bersaglio su suggerimento di Di Lorenzo, servito a sua volta da Politano. La replica del Milan non si fa attendere e arriva un giro di lancette dopo, quando Theo Hernandez apparecchia per la botta di Brahim Diaz sulla quale è attento Meret. Il terzino francese prova poi a mettersi in proprio, ma la difesa azzurra respinge entrambe le conclusioni prima che la sfera arrivi a Zielinski, che al 7' lancia Simeone: il Cholito calcia di prima intenzione mandando la sfera sopra la traversa. All'11' entra in scena Kvaratskhelia con una percussione delle sue: la retroguardia rossonera fatica non poco a smorzare la sfera, che scivola lentamente verso Maignan. Il gol è nell'aria ma arriva nell'altra porta: è il 17' e Brahim Diaz, dopo essersi sbarazzato alla grande di Lobotka, lancia in profondità Leao, che con un bel lob vanifica l'uscita di Meret. La reazione del Napoli non si manifesta. Anzi: al 25' è il Milan a trovare il raddoppio grazie a Brahim Diaz, che riceve da Bennacer, supera Mario Rui e buca Meret con la complicità di una deviazione di Kim. Stavolta gli azzurri provano a ribellarsi al pesante passivo e lo fanno con Lobotka, che al 28' tira: Maignan risponde così così, con la sfera che finisce sui piedi di Politano, la cui botta viene respinta stavolta in maniera perfetta da Theo Hernandez. La partita si incanala rapidamente sui binari del nervosismo: per la gioia del Milan, che beneficia dei ritmi spezzettati e delle idee confuse come non mai della capolista. In questi casi tocca ai veterani suonare la carica: ci prova in pieno recupero Mario Rui da una punizione che però finisce in corner grazie a una deviazione di Giroud. L'ultima chance del primo tempo capita a Zielinski, che carica la conclusione e chiama Maignan alla grande risposta per proteggere il meritato doppio vantaggio dei suoi.

Secondo tempo

 Il Milan rientra in campo con il medesimo piglio e al 50' sfiora il tris con Giroud, che tira da posizione defilata senza trovare il bersaglio dopo aver ricevuto la sfera da Bennacer, servito da una bella galoppata di Leao. Il Napoli non ci sta e cresce strada facendo: prima Kim calcia verso la porta di Maignan, protetto dall'ottimo disimpegno di Kjaer e poi Mario Rui, servito da Kvaratskhelia, sollecita ancora i riflessi del portiere ospite. Pioli getta nella mischia Saelemaekers per Brahim Diaz, ma la sostanza non cambia: al 59' i rossoneri calano il tris grazie a Leao, che riceve da Tonali, si prende gioco di Rrahmani e trafigge ancora Meret. Finita qui? Macché: al 67' al banchetto si unisce proprio Saelemaekers, che riceve da Calabria, s'infila tra le larghissime maglie azzurre e cala il poker. Spalletti prova a correre ai ripari per evitare che il passivo peggiori ulteriormente: : fuori Politano, Lobotka e Zielinski e dentro Lozano, Elmas e Ndombele. Il Milan insiste e al 71' va vicino al pokerissimo con un'incornata di Tomori dagli sviluppi di un angolo: Mario Rui salva quasi sulla linea. Pioli dà spazio a Rebic e Origi, che rilevano Giroud e Leao proprio nel momento in cui uno scatenato Saelemaekers sfiora la doppietta personale con una sventola che stavolta trova la replica di Meret. In casa Napoli invece scende Simeone e sale Raspadori, al rientro dopo il lungo stop, ma il vero segnale della resa, risultato a parte, è un altro: Spalletti toglie il diffidato Kim e getta nella mischia Juan Jesus, mentre Pioli regala minuti all'ex di turno Bakayoko, che rimpiazza Bennacer, così come De Ketelaere, che rileva Krunic. Sono le ultime mosse dei due allenatori, entrambe volte a conservare il risultato, seppur in senso opposto. Raspadori da una parte e Saelemaekers dall'altra provano a ribellarsi a questa teoria, ma nel primo caso la mira è imprecisa da ottima posizione e nel secondo Meret risponde presente evitando che lo score per i suoi peggiori ulteriormente prima del triplice fischio.