Lazio, tutti i tabù caduti dopo l’impresa con la Juve

Solo il Napoli come i biancocelesti negli scontri diretti. Sirene Milan per Milinkovic-Savic

Sergej Milinkovic-Savic festeggia il gol del 2-1 contro la Juventus

Sergej Milinkovic-Savic festeggia il gol del 2-1 contro la Juventus

Roma 11 aprile 2023 – La Lazio supera l’ostacolo Juventus e continua la marcia solitaria al secondo posto allungando su tutte le inseguitrici: ora sono cinque le lunghezze sulla Roma terza e addirittura sette sul quinto posto. Contro i bianconeri sono caduti diversi tabù per la squadra biancoceleste. Il successo contro i torinesi mancava dal 22 dicembre 2019 a Riyad, quando i laziali sollevarono la Supercoppa Italiana vincendo 3-1, con l’ultima affermazione sulla Vecchia Signora in campionato arrivata appena 15 giorni prima con lo stesso risultato. Sarri invece ha dovuto attendere leggermente di più per tornare a battere la formazione juventina, ritardo giustificato dall’anno passato in Premier League con il Chelsea e dall’aver allenato proprio la squadra di Torino. Il tecnico toscano non batteva la Juventus dal successo a domicilio con il Napoli grazie al gol di Kalidou Koulibaly nel 2018-19.

Il tabù bianconero non è stato però il solo a cadere nella sfida dell’Olimpico. Il successo contro la Juventus è significato infatti il ritorno alla vittoria dopo ave subito un gol. L’ultima volta che la Lazio ci era riuscita era lo scorso 26 agosto 2022: allora l’avversario era l’Inter e la squadra di Sarri si impose per 3-1. Nelle successive 25 partite la squadra biancoceleste ha raccolto 16 clean sheet, ma nelle 9 sfide in cui ha subito gol non era mai riuscita a portare a casa i 3 punti. Contro i bianconeri invece, nonostante la rete di Rabiot, la formazione di Sarri ha saputo reagire e grazie ad un secondo tempo spumeggiante, ha trovato il nuovo vantaggio, riuscendo poi a conservarlo fino al triplice fischio dell’arbitro.

Con il successo sulla Juventus, la Lazio ha ora battuto almeno una volta tutte le grandi in campionato. Negli scontri diretti tra le sette squadre che veleggiano in cima alla Serie A infatti sono ben 21 punti il bottino raccolto dai ragazzi di Maurizio Sarri. Solo il Napoli di Spalletti, vero dominatore della stagione in corso, è riuscito a tenere il passo della formazione laziale, raccogliendo la stessa quantità di punti, mentre le altre sono ben più attardate: il Milan, terzo in questa speciale classifica, ha raccolto solo 14 punti, mentre i cugini della Roma sono ultimi assieme all’Atalanta con appena 8 punti in 9 scontri diretti.

Milinkovic-Savic: anche il Milan sulle tracce del serbo

Sono circa 15 i mesi che separano la Lazio dal termine del contratto di Sergej Milinkovic-Savic. Il serbo, vero e proprio faro del centrocampo biancoceleste, nonché leader in campo della formazione capitolina, al momento non sembra intenzionato a rinnovare il proprio matrimonio con la squadra del presidente Lotito. Non è impossibile un disgelo dei rapporti prima del finale di stagione, soprattutto se si dovesse centrare l’obiettivo della Champions League, ma all’estero e in patria si tiene ben monitorata la situazione del sergente laziale.

All’estero il balcanico ha tanti estimatori in Premier League. L’Arsenal potrebbe volersi fare un regalo in caso dovesse tornare a vincere il campionato, mentre il Newcastle ha già parlato con Mateja Kezman, procuratore di Milinkovic-Savic, cercando di sondare le acque per un possibile trasferimento in estate. I “Magpies” sono tra tutte a pretendente con le maggiori disponibilità economiche e potrebbero regalarsi il serbo, per festeggiare in grande stile un eventuale ritorno in Champions League. Anche il West Ham resta interessato al giocatore biancoceleste, se dovesse perdere Declan Rice in estate.

Tra le squadre nostrane invece non è mai cessato l’interesse della Juventus per il ragazzo. Una passione che potrebbe riaccendersi nel caso in cui Rabiot non dovesse venir confermato in bianconero. La Lazio però dovrà guardarsi anche dal Milan, che dopo l’addio di Kessie ha perso molta fisicità in mezzo al campo. Pioli ha da sempre grande considerazione per il sergente della Lazio e dopo averlo allenato sulla sponda biancoceleste del Tevere, lo rivorrebbe con sé in rossonero.