Lunedì 29 Aprile 2024

Lazio, Hagi sul taccuino di Tare: "Sogno di competere con i migliori"

Il talento romeno ha le idee chiare sul suo futuro. La Lazio lo ha attenzionato, sarebbe la sua seconda avventura in Italia dopo quella alla Fiorentina

Ianis Hagi con la maglia dei Rangers

Ianis Hagi con la maglia dei Rangers

ROMA, 6 maggio 2020 – Entrato prepotentemente in ottica Lazio, il nome di Ianis Hagi rientra fra quelli individuati dal direttore sportivo Igli Tare per rinforzare l’attacco biancoceleste in vista della prossima stagione, insieme a quello di Luis Suarez. Il talento romeno, figlio d’arte, è un classe 1998, in questo momento veste la maglia dei Rangers, dove è in prestito dal Genk. Gli scozzesi vorrebbero riscattarlo su richiesta di Gerrard, ma le sirene italiane spingono il trequartista verso altri lidi. La Lazio appunto, sarebbe la sua seconda chance in Italia, dopo quella fallita con la Fiorentina. Hagi dopo settimane di silenzio, è tornato a parlare sulle colonne di Marca, dove ha parlato anche di mercato: “Futuro? Ora mi concentro per essere pronto se la Scottish League riprenderà. Nient'altro". Frasi scontate per la circostanza, al quale poi aggiunge un particolare di poco conto: “Dall'età di 16 anni ho iniziato a osservare ciò che hanno fatto Zidane e Johan Cruyff. So solo una cosa: voglio sempre vincere e competere con i migliori". Ambizioni importanti per lui, la voglia di spiccare il volo è tanta. Speranze che potrebbero partire proprio da Roma.

FORMELLO – Dopo i test sierologici di ieri che hanno riguardato i calciatori della rosa, arriva finalmente il grande giorno. A Formello va in scena il primo allenamento post-quarantena. Dopo due mesi lontano dal campo, si torna a faticare al centro sportivo biancoceleste. I giocatori arrivano separati, in orari scaglionati. In campo ci sono massimo cinque giocatori, più un membro dello staff a seguire i movimenti e le esercitazioni. Tutti ben distanziati fra loro, rispettando tutte le norme di sicurezza. Esercitazioni atletiche, qualche tocco anche al pallone per riprendere confidenza. Uno spiraglio di normalità che non si vedeva da tempo.