Venerdì 3 Maggio 2024

Juventus, Sarri: "Difficile stare fuori, ma è stata la scelta giusta"

L'allenatore ex Napoli debutterà domani al Franchi di Firenze: "Lista Champions? Ho dovuto prendere delle decisioni non facili, né gratificanti, ma fa parte del mio mestiere"

Maurizio Sarri

Maurizio Sarri

Torino, 13 settembre 2019 - Maurizio Sarri è tornato per davvero. Dopo averlo rivisto sui campi della Continassa, oggi prima conferenza stampa di vigilia da allenatore della Juventus per l'ex Napoli. E' apparso concentrato e davvero motivato Sarri, che domani debutterà sulla panchina bianconera allo stadio Franchi contro la Fiorentina. "Non è stato facile rimanere fuori, ringrazio il nostro staff medico che mi ha coccolato per venti giorni e mi ha fatto capire che in quel momento era meglio fare un passo indietro. E' stato pesante, ma l'ho dovuto accettare nella consapevolezza che i miei collaboratori stavano andando avanti alla grande in campo e in partita". 

Un lavoro, quello dell'intero staff, che ha portato la Vecchia Signora a vincere e, per buoni tratti delle gare con Parma e Napoli, a convincere. Il viaggio verso un'identità ben precisa è però solo all'inizio. "La stiamo cercando in questa fase della stagione e per questo è più complicato fare delle rotazioni che poi nel giro di dieci giorni diventeranno probabilmente indispensabili - sottolinea Sarri - Dobbiamo inoltre confrontarci con la difficoltà di avere tanti calciatori che negli ultimi mesi hanno giocato poco. Parlo degli infortuni di Khedira e Ramsey e dell'inattività di Rabiot. L'aspetto positivo è che questo gruppo sta lavorando bene e lo ha fatto alla grande durante la sosta, anche se esclusivamente dal punto di vista fisico". 

Terminati gli impegni in Nazionale, a Torino è rientrato Emre Can, reduce dallo sfogo post esclusione dalla lista Champions. "Devo tener conto dell'aspetto emozionale, dando al giocatore la possibilità di buttare fuori e affrontandolo quando la situazione è più serena. Andava fatta una scelta non semplice e nemmeno gratificante per l'allenatore, ma fa parte del mio mestiere. Parliamo di due giocatori importantissimi Mandzukic ed Emre Can, ndr), ma è una decisione che conferma la forza della nostra rosa, che è ampia. Questo ci obbliga a delle scelte dolorose, ma dall'altro lato siamo fortunati perché solo un giocatore è indispensabile". 

Infine una battuta su alcuni singoli. "Bentancur mi trasmette grandi sensazioni in allenamento. Lo stiamo provando come vertice basso, può fare due ruoli, in questo momento non è uno specialista, ma ho la sensazione possa diventare un giocatore davvero importante. Ramsey? Ha fatto enormi progressi negli ultimi giorni. Io lo vedo come interno di centrocampo, ma in certi momenti può agire anche da esterno d'attacco. Per quanto riguarda la difesa, senza Chiellini ho il compito di recuperare completamente Rugani e far adattare un futuro top player come De Ligt al calcio italiano il più velocemente possibile. Viene da un calcio diverso, è giovanissimo, è normale faccia un po' di fatica".