Martedì 16 Aprile 2024

Under 21, l'Italia batte l'Ucraina 3-1 con un super Colombo

Una doppietta dell'attaccante del Lecce vanifica il momentaneo pareggio firmato da Kashchuk dopo il gol del vantaggio di Lovato

Paolo Nicolato (Ansa)

Paolo Nicolato (Ansa)

L'ultimo test prima degli Europei di categoria, in programma dal 21 giugno all'8 luglio tra Romania e Georgia, all'Italia Under-21 mette di fronte i pari età dell'Ucraina: per gli azzurri, che in estate, nell'ambito del Gruppo D, dovranno vedersela con Norvegia, Svizzera e Francia, arriva un'altra vittoria dopo quella firmata da una doppietta di Mulattieri contro la Serbia. A finire sul tabellino dei marcatori è Lovato e Colombo, autore di una doppietta che spazza via le nubi create dal gol del momentaneo pareggio degli ospiti firmato da Kashchuk e con una matrice per la verità piuttosto casuale. Per il resto il dominio degli azzurrini nell'arco dell'intera gara è stato piuttosto netto e la principale buona notizia per Paolo Nicolato, che nelle settimane scorse, così come Roberto Mancini, aveva lamentato la penuria di prime punte, arriva proprio dal reparto avanzato: dopo la doppietta di Mulattieri arriva infatti quella di Colombo, un attaccante che tra l'altro anche in Serie A si sta ritagliando uno spazio di tutto rispetto. Insomma, all'appuntamento estivo mancano ancora diversi mesi, ma le risposte fornite dall'Italia Under-21, anche grazie agli ottimi ingressi dei subentrati (su tutti Oristanio), sono ancora una volta positive: il tutto considerando che diversi protagonisti oggi nel giro della Nazionale di Mancini potrebbero tornare all'ovile per fornire il proprio supporto in vista di un torneo che, tra le altre cose, metterà in palio anche i pass per le Olimpiadi di Parigi 2024.

Le formazioni ufficiali

  Nicolato parte con Turati tra i pali: in difesa tocca invece a Pirola, Okoli e Lovato, con Udogie e Bellanova come quinti e Fagioli, Ricci e Bove in mezzo al campo. Le due punte sono Colombo e Cancellieri: solo panchina quindi, almeno all'inizio, per Mulattieri, match winner contro la Serbia. Al 3-5-2 azzurro Rotan risponde con un 4-3-3 aperto da Neshcheret, protetto da Lyakh, Talovyerov, Batahov e Vivcharenko: a centrocampo agiranno Mykhaylenko, Brazhko e Kryskiv, mentre la fase offensiva sarà affidata al trio Kashchuk-Sikan-Viunnyk.  

Primo tempo

L'Italia parte forte e al 3' si rende subito pericolosa con una conclusione di Fagioli, innescato da Bellanova: Neshcheret blocca e sventa la minaccia prima di servire la sfera ai compagni di un reparto arretrato a cui l'Ucraina affida spesso la prima costruzione. Superato un inizio complicato, gli ospiti si fiondano in attacco e al primo affondo raccolgono un corner che non genera particolari ansie a Turati. Sul ribaltamento di fronte Fagioli e Colombo inducono all'errore Talovyerov grazie a un pressing sfrenato, salvo poi ostacolarsi a vicenda: Neshcheret è costretto all'uscita alla disperata e in qualche modo salva i suoi. Il portiere ucraino è costretto ad alzare bandiera bianca al 18', quando Fagioli batte alla perfezione una punizione che arma il colpo di testa vincente di Lovato, bravo ad anticipare Talovyerov. Al 25' Okoli, da ottima posizione, non riesce a battere a rete: ne scaturisce una ripartenza per l'Ucraina fermata con un fallo da Lovato. Dopo una fase di stasi, i ritmi si alzano improvvisamente al 36', quando Cancellieri si esibisce in uno slalom speciale fermato con un fallo al limite dell'area dalla difesa ospite: della battuta se ne incarica Fagioli, che mira al secondo palo ma manca di poco il bersaglio. Il numero 21 insiste e, dopo aver rubato palla, avanza e scocca una grande sventola che Neshcheret devia con un tuffo prodigioso. Fagioli è on fire e al 39' si ripresenta sul punto di battuta di un calcio di punizione: stavolta è il duro legno del primo palo a impedirgli il meritato gol. Al 41' arriva la prima conclusione verso la porta dell'Ucraina: a scoccarla è Vivcharenko, con Turati che non si fa sorprendere. In pieno recupero a provarci è invece Cancellieri, che controlla alla grande un passaggio di Udogie ma poi, all'altezza del dischetto del rigore, manca incredibilmente il bersaglio.

Secondo tempo  

 L'Ucraina rientra in campo con più determinazione, ma la prima chance è sempre di marca azzurra: è il 53' e Cancellieri affonda a sinistra e calcia, trovando la pronta replica di Neshcheret, che poco dopo si ripete anche sul tentativo di Bove. Al 62' al tiro va Bellanova: la difesa ospite devia la palla in corner. I piazzati si confermano un punto di forza degli azzurrini: specialmente se a batterli è Fagioli, che sfiora il secondo assist buono della serata, stavolta pescando Okoli, anticipato di un soffio. L'Italia gioca e colleziona occasioni da rete ma non capitalizza e così l'Ucraina, al primo vero assalto, al 66' pareggia i conti con Kashchuk, che vince un rimpallo e tira, trovando l'intervento imperfetto di Turati. L'1-1 dura pochissimo, perché al 70' Colombo riporta avanti gli azzurrini con un grande mancino nell'angolino che non lascia scampo a Neshcheret, che a inizio azione aveva vinto il duello sul tentativo di destro del numero 9 che aveva fatto da preludio alla sventola scagliata sulla traversa dal neo entrato Oristanio, subentrato a Cancellieri. Intanto Nicolato fa felice il pubblico del Granillo inserendo Fabbian e Pierozzi per Bove e Bellanova, mentre Rotan lancia Ocheretko per Mykhaylenko, Khlan per Kashchuk, Kukharevych per Sikan e Nazarenko per Viunnyk. La sostanza per gli ospiti non cambia. Anzi: all'82' è l'Italia a trovare il gol, calando così il tris con Colombo, che di testa incorna il bel suggerimento di Oristanio, a sua volta servito da un Fabbian entrato alla grande. Il colpo inferto all'Ucraina si rivela determinante: merito di Colombo, che riceve la standing ovation del Granillo nel momento in cui lascia il terreno di gioco appannaggio di Mulattieri, il protagonista della precedente amichevole, quella contro la Serbia. Insomma, se Nicolato aspettava buone notizie dal reparto offensivo, queste non si sono fatte attendere: un ottimo viatico in vista degli Europei di giugno e luglio, ai quali l'Italia si presenterà come sempre con altissime ambizioni. A maggior ragione dopo questi due test.

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