Steven Zhang
Milano, 11 giugno 2019 – E’ arrivato il giorno del trasloco. L’Inter cambia sede, lo farà da inizio prossima settimana lasciando la sua posizione di Corso Vittorio Emanuele dopo circa 10 anni. La società traslocherà definitivamente in Viale Liberazione a Porta Venezia, chiudendo di fatto una epoca iniziata da Massimo Moratti nel 2009, dove agli albori di quella stagione nacque poi l’Inter che nel 2010 avrebbe conquistato il Triplete. I lavori nella nuova sede sono iniziati da mesi e sono stati ultimati nei tempi previsti, sarà un edificio brandizzato Inter e ospiterà la sede nerazzurra per circa 6 anni, ovvero per la durata del contratto di affitto. Poi si vedrà. Non solo, la tecnologia sarà uno dei punti cardine della sede che avrà una sorta di open space e circa 200 dipendenti. Anche da qui passa la nuova era del club, sempre più al passo con i tempi soprattutto a livello strutturale, un aspetto che in un club moderno non è mai da sottovalutare. L’auspicio per tutti i tifosi è che, esattamente come il trasloco precedente, il cambio di sede sia propedeutico a tanti grandi successi.
KOVACIC, OCCHIO ALLA JUVE – Tornando a temi di mercato, l’occhio dei dirigenti dell’Inter vanno a centrocampo, dove oltre a Barella potrebbe esserci un altro innesto. Il primo obiettivo sarebbe un grande ex, ovvero quel Mateo Kovacic che il Chelsea non riscatterà dal Real Madrid. Dalla Spagna si mormora che l’Inter sarebbe l’unica squadra al momento disposta a presentare una offerta per Kovacic, ma potrebbe esserci un ostacolo. Si chiama Maurizio Sarri, che apprezza molto il giocatore croato tanto da chiedere alla Juve uno sforzo per prelevarlo, sempre ammesso che presto arrivi l’ufficialità del suo approdo in bianconero. Chi invece è sicuro di vestire nerazzurro la prossima stagione è Lautaro Martinez. L’attaccante piace anche al nuovo tecnico Conte e presto dovrebbe arrivare anche la fumata bianca sul rinnovo contrattuale con adeguamento fino al 2024. Lautaro è l’attaccante del futuro dell’Inter, non ci sono dubbi. Raccoglierà l’eredità di Maurito Icardi, forse un giorno con chance di diventare pure il capitano dell’Inter.