Napoli, 30 giugno 2016 - Non passa giorno che il fratello di Gonzalo Higuain non parli ai media. Oggi il procuratore del Pipita ha rilasciato ulteriori piccate dichiarazioni sul Napoli e sul futuro dell'attaccante a Radio Marca. Difficile capire esattamente i motivi della rottura, se si tratti solo di un progetto che non ha portato trofei o se l'ambiente azzurro vada stretto al Pipita, ad ogni modo, le dichiarazioni pubbliche dell'agente esprimono un evidente malumore, non circoscritto solo ai risultati sportivi: "Credo che il progetto imbastito dal Napoli non sia all'altezza di Gonzalo - ha affermato Nicolas Higuain - quando nel 2013 dal Real siamo venuti qui ci era stato prospettato un miglioramento tecnico e di strutture per poter battere la Juve, ma le aspettative non sono state mantenute". Ma è sul futuro del Pipita che l'agente apre al mercato: "Non stiamo trattando con altre società, Gonzalo è un professionista e rispetterà il contratto ma ci sono 4-5 top club europei che lo vogliono. Simeone? E' un grandissimo allenatore, è andato due volte in finale di Champions con budget non altissimi. Anche Sarri è un grande tecnico, vedremo se diventerà come i Guardiola e gli altri".
Non è però solo una questione di prospettive di crescita, di competizione sportiva che avrebbe portato il Napoli a trionfare in Italia, c'è dell'altro. Lo afferma lo stesso Nicolas Higuain: "Dopo la partita con la Lazio subimmo un episodio di violenza in auto ma nessuno della società ci chiamò. E poi a stagione inoltrata il presidente ha definito grasso Higuain pubblicamente. Non è accettabile". Non si rasserenano dunque gli animi dall'Argentina, anzi, con Higuain in vacanza ci saranno tre settimane di fuoco sia a livello di dichiarazioni che sul mercato. Poi, il 20 luglio, il Pipita è atteso a Dimaro, sempre che possa ancora definirsi attaccante azzurro.
MANUEL MINGUZZI