Lunedì 29 Aprile 2024

Bologna, l’ora degli esordi

Subito a segno al debutto Helander è l’874° giocatore a vestire la maglia rossoblù. Debutto senza guizzi invece per Sadiq. Prima stagionale per Mbaye e Floccari e prima da titolare per Donsah.

Helander

Helander

Bologna, 17 ottobre 2016 - Imbufalito per la vittoria sulla Lazio sfumata proprio in extremis per colpa del mancato rinvio di Oikonomou e Masina, oltre che dell’arbitro Di Bello e dell’aggiuntivo Mazzoleni, Roberto Donadoni si consola con il grande esordio di Filip Helander. Con la zampata da attaccante al 10’ della gara dell’Olimpico il difensore 23enne è diventato il 451° marcatore nella storia del Bologna, oltre che l’874° giocatore a vestire la maglia rossoblù. L’ultimo gol svedese risaliva al 9 gennaio 2011 e fu siglato da Albin Ekdal nella vittoria 2-0 al San Nicola di Bari. Helander aveva segnato anche la sua prima rete italiana alla Lazio la scorsa stagione, quando lo scandinavo militava nel Verona.

E la lista dei debuttanti in 107 anni di storia del Bfc è allungata fino al numero 875 da Umar Sadiq, che non è però riuscito a incidere dopo essere subentrato a Sergio Floccari al 54’. Sia il 19enne nigeriano che il 34enne calabrese potrebbero avere nuove occasioni nelle prossime 3 gare ravvicinate vista l’assenza di Mattia Destro, che salterà sicuramente il derby di domenica prossima al Dall’Ara con il Sassuolo e la gara infrasettimanale di mercoledì 26 ottobre a Verona con il Chievo. E difficilmente il fragile attaccante marchigiano sarà rischiato nella sentita sfida casalinga di sabato 29 ottobre con la Fiorentina. L’occasione per il rientro del numero 10 potrebbe essere la gara da ex contro la Roma in programma il 6 novembre, di nuovo all’Olimpico.

Intanto domenica nel tridente titolare tornerà Ladislav Krejci, che è stato suo malgrado corresponsabile del pareggio di ieri. L’arbitro Di Bello ha infatti spiegato al club manager Di Vaio che i minuti di recupero sarebbero stati 5 e non 6 senza il mancato ingresso in campo dell’esterno offensivo ceco, che era già pronto a metà campo prima che Donadoni cambiasse idea. E se la gara fosse terminata allo scoccare del 95’ Wallace non avrebbe avuto la possibilità di simulare un fallo da rigore e Immobile sarebbe rimasto frustrato dalle grandi parate di Da Costa sui suoi tiri. Dopo la cocente delusione di ieri oggi la squadra osserva un giorno di riposo e si ripresenterà domani mattina a Casteldebole per un allenamento al via alle ore 11; ancora per qualche giorno le sedute saranno solo nominalmente a porte aperte visto che non saranno visibili dalla tribunetta del centro tecnico Niccolò Galli.

Da verificare le condizioni di Emil Krafth dopo l’affaticamento alla coscia sinistra, mentre Torosidis non dovrebbe avere più problemi per la gastroenterite che gli ha fatto saltare la trasferta nella capitale e toglierà la fascia sinistra all'imbarazzante Masina. Domenica rientrerà anche Dzemaili, che ha scontato la giornata di squalifica mentre Gastaldello rimarrà ai box per un altro turno di stop. Al posto del capitano verrà con ogni probabilità confermato Helander al fianco di Maietta, che anche ieri ha giocato una signora partita recuperando da solo 11 palloni sui 21 totali della squadra. Buona anche la prova di Nagy in cabina di regia, per l’ungherese nessuna palla persa in 96’. Positivi infine gli esordi stagionali di Mbaye e Donsah, che però rischia di tornare in panchina con il ritorno di Dzemaili. NICOLA ZANARINI