Vinitaly 2023, Crosetto: “Con l’Amerigo Vespucci per promuovere il Made in Italy nel mondo”

Il ministro della Difesa a Veronafiere: “Sarà fatto tutto ciò che serve per consentire alle nostre aziende di continuare a produrre e lavorare”

La nave Amerigo Vespucci (Dire)

La nave Amerigo Vespucci (Dire)

Verona, 4 aprile 2023 - Continua l’attenzione sulla manodopera necessaria alle aziende agricole per affrontare le prossime sfide. Un tema che nel corso del Vinitaly continua a essere snocciolato in ogni suo aspetto.

Così come è accaduto oggi, durante la terza giornata in programma, dove a Veronafiere è arrivato anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto: “Sarà fatto tutto ciò che serve, come ha già detto il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, per consentire alle nostre aziende di continuare a produrre e lavorare".

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Con 31,3 miliardi di euro di fatturato, quasi 8 miliardi di export, 530mila aziende e 870 mila addetti, il settore vitivinicolo italiano si conferma infatti un asset importante dell'economia, che ha in Vinitaly la sua principale piattaforma di promozione internazionale. “Respirare un po' di gioia e di imprenditorialità fa piacere, qui trovo questo e sono orgoglioso di incontrare una Italia del vino che sta crescendo - prosegue Crosetto -. È una boccata di ossigeno e motivo di orgoglio”.

Un orgoglio tutto al Made in Italy, tanto che che “il ministero della Difesa manderà a partire dal primo luglio e per due anni in giro per il mondo l’Amerigo Vespucci con tappe in tutti i continenti e in ogni tappa si presenterà il made in Italy - annuncia il ministro -. La Fiera di Verona, con Vinitaly, accompagnerà in ogni tappa l’Amerigo Vespucci, così come l’accompagneranno l’arte italiana, la cultura, il design. È questo un modo di sfruttare qualunque cosa abbiamo a disposizione, anche quella che gli americani definiscono la nave più bella del mondo, per portare l’immagine dell’Italia al di fuori dei nostri confini”.

In occasione della visita in fiera, non è mancato poi uno sguardo a tutti quei “produttori che, qui al Vinitaly, mi chiedono di essere aiutati contro un eccesso di burocrazia - conclude -. Mi hanno detto che ogni giorno serve una carriola di carte per lavorare, auspicando la libertà di poter svolgere le attività di impresa senza troppi adempimenti spesso improduttivi".