Mercoledì 24 Aprile 2024

Estati ogni anno più torride: scende la concentrazione

Ricerca / Il progetto Worklimate analizza il rapporto caldo-lavoro

Le temperature elevate colpiscono soprattutto chi lavora all'aperto

Le temperature elevate colpiscono soprattutto chi lavora all'aperto

L’anno appena trascorso è stato uno dei più torridi di sempre. E le ultime previsioni non lasciano spazio all’ottimismo: l’impennarsi delle temperature in estate, sembra infatti una tendenza che secondo l’opinione unanime degli scienziati è destinata ad aumentare nei prossimi anni, a causa dei cambiamenti climatici, anche se le emissioni di gas serra dovessero ridursi. Un problema per tutti, ma soprattutto per i lavoratori, che saranno sempre più esposti, nell’esercizio delle loro attività, alle inclemenze di un clima sempre più caldo, soprattutto durante la bella stagione. E ben si comprende come ad essere particolarmente colpiti dagli effetti del caldo siano i lavoratori che svolgono la maggior parte delle loro attività all’aperto, quindi del settore agricolo e delle costruzioni. Ma, nel dettaglio, quali sono le principali problematiche che, con estati sempre più calde, colpiscono i lavoratori? Per far luce su una problematica così significativa, l’Inail ha promosso il progetto di ricerca Worklimate, realizzato con il coordinamento del CNR e insieme ad altri enti, tra cui le aziende Asl della Toscana e il Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio. Il progetto ha messo in luce che, con l’aumento delle temperature, si verifica nel lavoratore una perdita di concentrazione e di attenzione, che si associa ad una minore capacità di reazione rispetto all’imprevisto e alle situazioni di pericolo. L’infortunio, il malore, la caduta dal ponteggio o lo svenimento mentre si raccolgono prodotti nei campi a 35-36°C per un periodo prolungato, sono rischi drammaticamente reali. Tra gli interventi possibili, vi è innanzitutto la prevenzione. Worklimate ha dunque predisposto strumenti per la mitigazione dei rischi: dalle informazioni sulle patologie da calore e sui fattori che contribuiscono alla loro insorgenza, alla stesura di decaloghi sulla prevenzione delle malattie da troppo caldo nei luoghi di lavoro, fino al riconoscimento della disidratazione e all’importanza delle pause.