Lunedì 29 Aprile 2024

"La nostra forza. Accanto ai colossi le piccole imprese"

Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano, dopo averlo a lungo immaginato, poi raccontato, girando mezzo mondo, oggi è arrivato...

"La nostra forza. Accanto ai colossi le piccole imprese"

"La nostra forza. Accanto ai colossi le piccole imprese"

Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano, dopo averlo a lungo immaginato, poi raccontato, girando mezzo mondo, oggi è arrivato il grande giorno. Il Salone riaccende i riflettori internazionali su un ecosistema unico. Che cosa prova?

"Emozione, orgoglio, soddisfazione, abbiamo lavorato in modo chirurgico, su mercati fondamentali come gli Stati Uniti, ma anche ’l’Europa, Germania e Francia. Abbiamo incontrato giornalisti, architetti e interior designer da tutti i continenti. Il Salone prende forma con oltre 1.950 espositori internazionali che mostrano da oggi sino a domenica i meravigliosi mondi che ci attendono nei padiglioni di questa 62esima edizione, con le due attesissime Biennali del Bagno e della Cucina. Ci aspettiamo di vedere fra gli stand, proprio grazie al lavoro che abbiamo svolto di promozione capillare, visitatori di alto profilo che sono gli interlocutori prediletti per chi espone al Salone. Che, ricordiamolo, ha lo scopo di lavorare sulla clientela ma anche di costruire un nuovo network di rivenditori. Sarà importante monitorare questi nuovi mercati che si affacciano, India, Corea, Giappone".

Com’è l’edizione che ci apprestiamo a visitare?

"Più sostenibile, innovativa, ricca di novità culturali, con un layout rinnovato che permetterà di incontrare le aziende in una nuova veste, con percorsi molti più fruibili. Colpisce, e aspetto il giudizio del pubblico, la grande cura che le aziende hanno messo nella realizzazione degli stand, spazi che sono delle vere e proprie architetture, che ricreano ambienti, atmosfere, raccontano molto sulla direzione del Design. C’è grande attenzione ai materiali. Davvero il Salone è un unicum al mondo... questo potersi immergere all’interno dei mondi che ogni azienda costruisce, un progetto nel progetto. E ogni anno si raggiunge un livello di perfezione sempre maggiore. L’altra novità è una proposta culturale diffusa in tutta la manifestazione, fatta di installazioni – intime e raccolte come ’Interiors by David Lynch. A Thinking Room’ o fuori scala come ’Under the Surface’ di Salotto.NYC – Accurat, Design Group Italia e Emiliano Ponzi".

In che direzione va il Design?

"Una cosa molto interessante è il ruolo che la tecnologia avrà sempre di più nella nostre case; sarà sempre più integrata con l’arredamento, integrata con le nostre azioni e gesti quotidiani più semplici. Vuol dire il mondo dell’elettrodomestico, della domotica, cambia la progettazione di tanti ambienti, del bagno e della cucina, soprattutto, ma anche del living. Con un forte impatto sulla sostenibilità, sul risparmio energetico. Dall’altro c’è la ricerca dei materiali biologici, naturali. Sarà interessante scoprire come queste due cose possano convivere; da un lato l’intelligenza artificiale, la tecnologia più spinta, e dall’altro un ritorno alla natura e ai materiali naturali. Sono curiosa quanto voi di scoprire come si troverà un equilibrio fra queste direzioni di progetto..."

L’ossatura del Salone del Mobile è fatta da un mix di aziende del Made in Italy...

"Grandi e piccole, è il nostro settore manufatturiero. Mentre c’è chi localizza la produzione noi realizziamo i nostri mobili in Italia, un esempio virtuoso di Made in Italy. Una produzione radicata nei territori, le aziende che espongono hanno un forte legame con la dimensione produttiva. La forza del Salone è questa, accanto ai colossi del mobile convivono piccole realtà artigianali. Un mix così vivo, vitale, fatto di diverse aspirazioni, tenuto insieme da un palcoscenico che è estremamente interessante perché ogni azienda alla domanda ’come abiteremo?’ dà risposte e filosofie diverse. Lo vedrete molto bene con il layout nel padiglione della Cucina, con un cerchio esterno fatto di aziende grandi, uno interno con le medie e al cuore i food designer".

La politica vi assiste sempre?

"Non vorrei parlare di questo ma sì, certo, tutti i Governi hanno sostenuto sempre il Salone che porta il mondo a MIlano e ci fa sentire orgogliosi di essere italiani. Un appuntamento imperdibile per tutti".

E poi c’è il Salone in città...

"Nel Design Kiosk, la nostra nuova edicola del design in Piazza della Scala. Dove il verbo progettare è già un faccia a faccia, grazie a una serie di conversazioni con la città. Chi vedremo al Kiosk? Stefano Boeri, Cino Zucchi, Piero Lissoni, Parasite 2.0, Luca Nichetto... Ma soprattutto, spero, una nuova generazione di designer, costruttori di futuro".