Torino, 22 aprile 2024 – A che punto siamo con la medicina di genere? Che bilancio si può trarre nella Giornata nazionale della salute della donna 2024?
Tiziana Claudia Aranzulla, che dirige l’équipe del Centro cardiodonna al Mauriziano di Torino, è ottimista. Sarà perché è reduce dalla “prima riunione in Regione degli Stati Generali Commissione Pari opportunità”.
"Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte”
Ricorda la cardiologa: “Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte delle donne in tutto il mondo. Intanto perché sono sottovalutate. E poi perché non ci curiamo abbastanza”.
Da medico e cardiologo ha un’esperienza precisa che la porta a concludere: “Le donne si trascurano. Spesso sono il miglior caregiver del marito e dei parenti. Quando accompagnano qualcuno a farsi visitare promettono, ‘’poi arrivo anch’io’. E alla fine il controllo conferma che proprio loro sono le più gravi”.
Il lavoro del Centro cardiodonna
Nel Centro cardiodonna di Torino si fa prevenzione ma non solo. “Se c'è bisogno, si procede anche agli interventi. Un’équipe di donne tutela molto le pazienti, che si sentono più libere e più a loro agio. Non sto pensando solo a motivi religiosi ma anche alle terapie ormonali”. Quelle che si affrontano in caso di aborto, ad esempio. “Sappiamo che queste cure possono rappresentare anche un fattore di rischio cardiovascolare, soprattutto in donne giovani già predisposte. Questo dice la scienza”.
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