Giovedì 7 Novembre 2024

Le donne che salvano la Terra: dalle api alle vigne, le imprenditrici premiate da Slow Food

Dieci donne piemontesi che si prendono cura del pianeta e sono legate a filo doppio al cibo (buono, pulito e giusto) sono state premiate oggi a Torino da Slow Food Italia per la Giornata mondiale della Terra

Torino, 22 aprile 2024 – Nella Giornata mondiale della Terra oggi 22 aprile 2024 Slow Food ha premiato 10 donne: dalle viti alle api, si prendono cura del pianeta, legate a filo doppio con il cibo. Sono le Donne che salvano la terra, dal nome dell’iniziativa con cui Slow Food Italia ha voluto dare valore e voce a chi, spesso nell’ombra, lavora per custodire la terra, produrre cibo buono, pulito e giusto e – in un certo senso – cambiare il futuro. Da un lato, perché lavorano consapevoli che ciò che saremo domani (e le risorse che avremo a disposizione in futuro) dipendono da quello che facciamo oggi. Dall’altro, perché possono essere fonte di ispirazione per le ragazze e i ragazzi che stanno compiendo il loro percorso di formazione scolastico e personale.

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Ariele Muzzarelli, apicoltrice premiata da Slow Food
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Le 10 donne che salvano la Terra

Proprio per questo motivo, la cerimonia di premiazione si è svolta questa mattina – in occasione della Giornata della Terra – al liceo classico e linguistico “Gioberti” di Torino, istituto che ha dato vita alla prima comunità Slow Food di studenti e insegnanti.

Le donne che salvano la Terra: le 10 imprenditrici piemontesi premiate da Slow Food
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Le parole di Barbara Nappini

Le protagoniste sono dieci donne piemontesi, provenienti da tutte le province. “Il mondo del cibo racchiude in sé uno dei preconcetti che maggiormente hanno contribuito a identificare la donna con la casa e con le mansioni domestiche: non una scelta, ma come obbligo indiscutibile", sostiene Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.  Le donne che salvano la terra attraverso il cibo, prosegue Nappini, “sono figure eroiche e concrete che scelgono strade poco battute, nelle quali intravedono la possibilità di scrivere una narrazione diversa, di rigenerazione. È così che il cibo si fa palcoscenico di dieci-cento-mille storie di emancipazione femminile. Occuparsi di cibo diventa un progetto culturale, la scelta consapevole di assumere il ruolo attivo di artefici di senso piuttosto che quello passivo di consumatrici”. 

I nomi delle 10 premiate

Le dieci premiate sono:

  • Irene Calamante, fornaia e panettiera, Cabella Ligure (Alessandria)
  • Alice Cerutti, agricoltrice, Crova (Vercelli)
  • Bruna Ferro, vignaiola, San Marzano Oliveto (Asti)
  • Elisa Mosca, pastora e casara, Sordevolo (Biella)
  • Ariele Muzzarelli, apicoltrice e formatrice, Torino
  • Paola Naggi, cuoca, Sizzano (Novara)
  • Maria Cristina Pasquali, Verbania (Verbano-Cusio-Ossola)
  • Elena Rodigari, pastora e allevatrice, Traversella (Torino)
  • Rita Tieppo, insegnante, Moncalieri (Torino)
  • Miranda Tomatis, castanicoltrice, Torre Mondovì (Cuneo)

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