Giovedì 2 Maggio 2024

Le donne che salvano la Terra: dalle api alle vigne, le imprenditrici premiate da Slow Food

Dieci donne piemontesi che si prendono cura del pianeta e sono legate a filo doppio al cibo (buono, pulito e giusto) sono state premiate oggi a Torino da Slow Food Italia per la Giornata mondiale della Terra

Torino, 22 aprile 2024 – Nella Giornata mondiale della Terra oggi 22 aprile 2024 Slow Food ha premiato 10 donne: dalle viti alle api, si prendono cura del pianeta, legate a filo doppio con il cibo. Sono le Donne che salvano la terra, dal nome dell’iniziativa con cui Slow Food Italia ha voluto dare valore e voce a chi, spesso nell’ombra, lavora per custodire la terra, produrre cibo buono, pulito e giusto e – in un certo senso – cambiare il futuro. Da un lato, perché lavorano consapevoli che ciò che saremo domani (e le risorse che avremo a disposizione in futuro) dipendono da quello che facciamo oggi. Dall’altro, perché possono essere fonte di ispirazione per le ragazze e i ragazzi che stanno compiendo il loro percorso di formazione scolastico e personale.

Ariele Muzzarelli, apicoltrice premiata da Slow Food
Ariele Muzzarelli, apicoltrice premiata da Slow Food

Le 10 donne che salvano la Terra

Proprio per questo motivo, la cerimonia di premiazione si è svolta questa mattina – in occasione della Giornata della Terra – al liceo classico e linguistico “Gioberti” di Torino, istituto che ha dato vita alla prima comunità Slow Food di studenti e insegnanti.

Le donne che salvano la Terra: le 10 imprenditrici piemontesi premiate da Slow Food
Le donne che salvano la Terra: le 10 imprenditrici piemontesi premiate da Slow Food

Le parole di Barbara Nappini

Le protagoniste sono dieci donne piemontesi, provenienti da tutte le province. “Il mondo del cibo racchiude in sé uno dei preconcetti che maggiormente hanno contribuito a identificare la donna con la casa e con le mansioni domestiche: non una scelta, ma come obbligo indiscutibile", sostiene Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.  Le donne che salvano la terra attraverso il cibo, prosegue Nappini, “sono figure eroiche e concrete che scelgono strade poco battute, nelle quali intravedono la possibilità di scrivere una narrazione diversa, di rigenerazione. È così che il cibo si fa palcoscenico di dieci-cento-mille storie di emancipazione femminile. Occuparsi di cibo diventa un progetto culturale, la scelta consapevole di assumere il ruolo attivo di artefici di senso piuttosto che quello passivo di consumatrici”. 

I nomi delle 10 premiate

Le dieci premiate sono:

  • Irene Calamante, fornaia e panettiera, Cabella Ligure (Alessandria)
  • Alice Cerutti, agricoltrice, Crova (Vercelli)
  • Bruna Ferro, vignaiola, San Marzano Oliveto (Asti)
  • Elisa Mosca, pastora e casara, Sordevolo (Biella)
  • Ariele Muzzarelli, apicoltrice e formatrice, Torino
  • Paola Naggi, cuoca, Sizzano (Novara)
  • Maria Cristina Pasquali, Verbania (Verbano-Cusio-Ossola)
  • Elena Rodigari, pastora e allevatrice, Traversella (Torino)
  • Rita Tieppo, insegnante, Moncalieri (Torino)
  • Miranda Tomatis, castanicoltrice, Torre Mondovì (Cuneo)

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