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Quattro tipi di ovaio policistico, personalizzare la terapia

Dal calo di fertilità al cicli dolorosi e al rischio cardiovascolare: le ricadute sulla salute della donna

17/09/2023

La sindrome dell’ovaio policistico è una affezione endocrina ginecologica che interessa dall’8 al 15% delle donne, a seconda dei criteri diagnostici utilizzati, causa di infertilità nella popolazione femminile. Oltre a precludere una maternità, e causare sofferenze psicologiche, comporta cicli disordinati o assenti, accompagnati a seconda dei casi da acne, sovrappeso, caduta dei capelli e irsutismo, rischio cardiovascolare e metabolico.

 

Settembre è il mese dedicato alla sindrome dell’ovaio policistico. A Roma, in Campidoglio, medici e ricercatrici convocate da EGOI (The Experts Group on Inositol in Basic and Clinical Research) hanno sottolineato l’importanza di orientare le giovani sui passi da percorrere. «La sindrome dell’ovaio policistico comporta rilevanti ricadute sulla salute della donna a livello ormonale – ha dichiarato il ministro Orazio Schillaci in apertura dei lavori – sono fondamentali i sani stili di vita, esercizio fisico, mantenere il peso sotto controllo, ma a volte tutto questo non basta. Essenziale rivolgersi ai medici di famiglia, ai pediatri e agli specialisti. Al contempo occorre continuare a sostenere la ricerca».

 

La professoressa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia del San Raffaele Resnati di Milano, definisce la policistosi ovarica una malattia in due tempi. Nei primi anni di vita incidono i fattori genetici negativi, amplificati da comportamenti inappropriati e cure mancate. Con la pubertà si manifestano i segni veri e propri, ipertricosi, sovrappeso, mestruazioni irregolari. Le gravidanze sono difficili, spesso ottenute con fecondazione medicalmente assistita e complicate da ipertensione e diabete gestazionale, in un crescendo. «Per un film a lieto fine – conclude la specialista – è indispensabile fare squadra tra paziente e medico, per tutta la vita, e promuovere una informazione adeguata, anche attraverso i media e la scuola».

 

Le pazienti con difficoltà ovulatorie sviluppano le caratteristiche cisti ovariche che vengono evidenziate con l’ecografia. «Oggi si riconoscono quattro diversi fenotipi della sindrome dell’ovaio policistico – ha dichiarato Vittorio Unfer, professore di ginecologia e ostetricia alla UniCamillus, Roma – la distinzione è importante perché la terapia deve essere pensata e consigliata in base alla tipologia della paziente».