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Quando (e come) mettere a dieta il nostro cane

I parametri per determinare se Fido e Micio sono in sovrappeso. E l’alimentazione va cambiata gradualmente

18/07/2023 - di Gloria Ciabattoni

Anche i cani, proprio come noi, sono soggetti a sovrappeso e obesità, soprattutto quelli che vivono in appartamento e fanno poco moto, e come capita a noi umani il peso in più può essere causa di malattie come il diabete, l’ipertensione, i problemi cardiaci. Certamente è facile capire a occhio se Fido è troppo grasso, ma ci sono dei parametri, e l’Associazione per la prevenzione contro l’Obesità negli Animali da Compagnia ha stilato una tabella per conoscere il peso ideale di un cane a seconda della razza e della taglia adulta. Ad esempio un pastore tedesco dovrebbe pesare fra i 34 e i 43 chili, un beagle fra gli 8 e i 14 chili, uno Yorkshire meno di 3 chili. Si parla di sovrappeso se l’animale pesa dal 10% al 19% in più del peso ideale, oltre è obeso.

 

Come sa chi possiede un cane, ci sono infinite variabili all’interno di una razza, e ci sono i meticci. Ci sono poi tabelle per valutare il Body Condition Score e il Muscle Condition Score di un cane e di un gatto, per capire la percentuale di grasso corporeo. Si basano sulla palpazione e l’osservazione dei punti principali dove si deposita il grasso, quindi fianchi, costole, vertebre lombari e ossa del bacino. Va da sé che chi convive con un animale domestico si accorge bene se ha un cane, o gatto, «salsiccia» o uno scheletrico. Nel primo caso occorre in primo luogo verificare che lo stato di salute sia buono, e se lo è i rimedi sono simili a quelli per gli umani: esercizio fisico (una passeggiata di almeno mezz’ora al giorno, come minimo) e dieta.

 

Si può cominciare a ridurre la razione della pappa se abbiamo abbondato in cibo extra, considerando che ci sono razze, come ad esempio i Labrador, i Golden Retriver, i Cavalier King Charles Spaniel, i Cocker Spaniel, i Basset Hound, i Begle, che tendono a essere di buon appetito e ingrassare. Anche la sterilizzazione incide. Se si vede che l’amico a quattro zampe non dimagrisce, si può sentire il parere di un veterinario e ricorrere al cibo dietetico. Da ricordare che quando si cambia l’alimentazione bisogna farlo gradualmente, in modo che il cane non abbia disturbi gastrointestinali.

 

Anche la troppa magrezza può essere indice di cattiva salute. Se il cane mangia regolarmente ma dimagrisce i motivi possono essere tanti, da una malattia intestinale a problemi di diabete o tiroide, a un tumore, ma ci sono anche altre cause. Una è leishmaniosi che tra i principali sintomi dà dimagrimento e scarso appetito, ma anche la filaria e i vermi, che il veterinario può diagnosticare. Da tener presente la vecchiaia con conseguente perdita dei denti e problemi di masticazione, e in questo caso le pappe morbide vanno benissimo.

 

Ancora, molti cani quando sono vicini a una femmina in calore rifiutano di mangiare e deperiscono, per rifiorire poi quando tutto è finito. Anche lo stress psicologico può incidere, ad esempio se un cane preso da un canile viene inserito in una «famiglia canina» già formata può sentirsi in difficoltà e rifiutare il cibo. In caso di astenia prolungata il veterinario può consigliare gli integratori che stimolano l’appetito