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Menopausa, il cuore della donna teme le palpitazioni

Climaterio collegato a insonnia e nervosismo. Ma i cambiamenti ormonali comportano anche aspetti positivi

14/09/2023
Crediti iStock - Dottoressa visita una donna anziana

La menopausa è una fase naturale nella vita di una donna in cui si verificano cambiamenti ormonali e fisici che segnano la fine della fertilità. Sebbene sia una transizione normale, può portare con sé una serie di aspetti negativi e sintomi che possono variare da persona a persona. Dopo la menopausa, per esempio, una donna su quattro potrebbe sviluppare ritmi cardiaci irregolari, con problemi come la fibrillazione atriale. Stress, eventi traumatici e cattiva qualità del sonno possono essere fattori concomitanti. È quanto emerge da una nuova ricerca pubblicata nel Journal of the American Heart Association

 

Rischio di fibrillazione atriale 

La fibrillazione atriale è un tipo comune di aritmia cardiaca che coinvolge le camere superiori del cuore, chiamate atri. In questa condizione, gli atri non si contraggono in modo coordinato, ma tremolano o fibrillano in modo disorganizzato. Oltre a battiti del cuore irregolari, essa può comportare coaguli di sangue, ictus, insufficienza cardiaca o altre complicazioni cardiovascolari. Colpisce principalmente gli adulti in età matura. “Nella mia pratica di cardiologia generale, vedo molte donne in post-menopausa con una salute fisica perfetta che lottano con una quantità scarsa di sonno e sentimenti emotivi e psicologici negativi o esperienze spiacevoli, che, ora sappiamo, possono metterle a rischio di sviluppare la fibrillazione atriale”, ha dichiarato la dottoressa Susan X. Zhao, M.D., autrice principale dello studio e cardiologa presso il Santa Clara Valley Medical Center di San Jose, California. “Credo fermamente che, oltre all’età, ai fattori di rischio genetici e altri legati alla salute del cuore, i fattori psicosociali siano il pezzo mancante nel puzzle che raffigura la genesi della fibrillazione atriale”. 

 

Effetti negativi 

Durante la menopausa, i livelli di estrogeni e progesterone diminuiscono drasticamente. Molte donne devono far fronte a vampate di calore improvvise, con intensi arrossamenti del viso e del corpo e sudorazioni eccessive. Il calo degli estrogeni può causare secchezza vaginale, prurito e dolore durante i rapporti sessuali. Le variazioni ormonali possono rallentare il metabolismo causando un aumento di peso, con un accumulo di adipe concentrato sull’addome, e influenzare l’emotività provocando irritabilità, ansia, depressione, insonnia e sbalzi d’umore. La diminuzione degli estrogeni può aumentare il rischio di perdita di densità ossea, aumentando il rischio di osteoporosi e fratture e quello di malattie cardiache. 

 

Aspetti positivi 

Tuttavia, andrebbero soppesati, in parallelo, anche gli elementi positivi che la menopausa porta con sé. La cessazione definitiva delle mestruazioni porta con sé la fine del disagio associato al ciclo mestruale, come crampi, dolori addominali, emicrania. Non bisogna più preoccuparsi di usare metodi contraccettivi, e questo potrebbe portare a vivere la vita sessuale con maggiore tranquillità e libertà. Non tutte le donne sperimentano un peggioramento dei sintomi durante la menopausa. Alcune possono trovare un miglioramento in alcune condizioni, come l’endometriosi (in cui il tessuto simile a quello che normalmente riveste l’interno dell’utero, l’endometrio, cresce al di fuori dell’utero) o l’adenomiosi (il tessuto endometriale, che normalmente riveste l’interno dell’utero e viene espulso durante le mestruazioni, cresce invece nella parete muscolare dell’utero o miometrio).