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Influenza e Covid, i geriatri: alzare le difese immunitarie negli anziani

04/10/2022

I contagi da Covid sono in aumento mentre si registrano in parallelo i primi casi di influenza stagionale. L’epidemia influenzale è sostenuta da virus che quest’anno, secondo le proiezioni, si potrebbero comportare con ogni probabilità in maniera molto aggressiva. Diventa fondamentale la protezione offerta dai vaccini, soprattutto per la popolazione anziana, maggiormente esposta agli effetti più gravi delle infezioni. Questo uno dei messaggi lanciati dagli specialisti riuniti al congresso della Sigot, Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio.

“Mai come adesso – ha affermato Alberto Pilotto, medico geriatra presidente del sodalizio scientifico – è necessario ragionare sull’approccio all’anziano in termini di prevenzione”. I dati Eurostat mostrano che al giro di boa dei 65 anni un individuo, come parabola esistenziale, ha davanti una ulteriore prospettiva di vita che oscilla dai 22 ai 25 anni, come media. Tuttavia, troppo spesso, una parte di questi anni viene gravata da disabilità ingravescenti. Abbiamo tuttavia conosciuto, e sono sempre più frequenti, esempi di personalità note al grande pubblico (il conduttore televisivo Piero Angela, la Regina Elisabetta II) che si sono mantenute a lungo in buona salute, con ruoli di responsabilità portati avanti brillantemente anche dopo aver compiuto novant’anni.
“L’unico modo efficace che abbiamo per prolungare questi anni di vita anziana in salute e in attività – aggiunge il professor Pilotto – consiste nel realizzare percorsi e programmi di prevenzione, che nell’ambito delle malattie infettive acute consistono nelle vaccinazioni, che rafforzano le difese immunitarie”. Da una revisione di studi scientifici su oltre 113mila anziani si evince che le malattie infettive hanno un forte impatto negativo sulle funzioni cognitive e sull’autonomia personale degli ultrasessantacinquenni”.
Purtroppo gli obiettivi di copertura vaccinale sono ben al di sotto di quanto auspicato dal Ministero della Salute: per l’influenza, l’obiettivo minimo del 75% della popolazione anziana non è mai stato raggiunto dal 1999 e, dopo un trend in crescita dal 2015 al 2020, nella stagione 2021/22 la copertura vaccinale anti-influenza negli anziani è  diminuita del 7%. “Considerando i dati osservati nell’emisfero australe – avvertono i geriatri italiani – dobbiamo prepararci a una certa aggressività del virus influenzale, visto che le difese immunitarie contro i virus influenzali sono state poco sollecitate nelle ultime due stagioni, mentre il Covid si può presentare sotto forma di nuove varianti, in parte già identificate”.