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Gli assistenti vocali danneggiano lo sviluppo dei bambini più piccoli? Forse sì

Alexa, Siri, Google Home e gli altri assistenti vocali che utilizziamo ogni giorno potrebbero ostacolare empatia e capacità di apprendimento nei bambini

30/09/2022
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I dispostivi smart con controllo vocale avrebbero conseguenze negative sullo sviluppo sociale e sull’empatia dei più piccoli, ostacolando l’apprendimento, il loro pensiero critico, la loro capacità di provare compassione. Sono queste le conclusioni di uno studio dell’Università di Cambridge, pubblicato sulla rivista Archives of Disease in Childhood.

 

Ecco perché gli assistenti vocali potrebbero danneggiare lo sviluppo dei bambini

Sotto accusa, secondo i ricercatori, non sarebbero tanto i dispositivi smart, che anzi forniscono degli strumenti preziosi per i più piccoli, favorendo la capacità di lettura e la comunicazione, ma l’intelligenza artificiale avanzata che li fa pensare e parlare come dei veri esseri umani. Sarebbe proprio il loro “parlare e comportarsi” come persone reali a determinare possibili effetti dannosi a lungo termine sul cervello dei bambini in una fase cruciale del loro sviluppo.

 

Assistenti vocali incapaci di empatia

A preoccupare gli autori dello studio sono soprattutto le risposte inappropriate che forniscono spesso gli assistenti vocali. Citazioni e idee che possono ostacolare lo sviluppo sociale dei più piccoli e frenare il loro apprendimento emotivo e comportamentale, anche perché – spiega l’autore del paper – è complicato applicare agli assistenti vocali un parental control efficace senza influire gravemente sulla loro funzionalità.  

Ad aggravare la situazione è anche l’impossibilità da parte dei dispositivi smart di insegnare ai bambini come comportarsi in modo educato. Gli assistenti vocali, infatti, non pronunciano mai un “grazie” o un “per favore” e hanno sempre lo stesso tono di voce. 

“La mancanza di capacità di impegnarsi nella comunicazione non verbale – si legge nel paper – rende l’uso dei dispositivi un cattivo metodo per imparare l’interazione sociale. Mentre nelle normali interazioni umane, un bambino di solito sarebbe ripreso se il suo comportamento non fosse appropriato, questo non potrà mai accadere con un dispositivo intelligente“.

 

Le risposte degli assistenti vocali non vanno bene per i bambini

Secondo il dottor Arora, leader della ricerca, è la natura stessa dei dispositivi smart con controllo vocale a non essere compatibile con lo sviluppo emozionale e cognitivo dei più piccoli. “Questi dispositivi – spiega – sono progettati per cercare le informazioni richieste e fornire una risposta concisa e specifica, ma questo può ostacolare i processi tradizionali attraverso i quali i bambini imparano e assorbono le informazioni. Viene meno quindi la ricerca di informazioni che è fondamentale per l’apprendimento e stimola il pensiero critico e il ragionamento logico”. 

Se l’arrivo degli assistenti vocali – conclude il paper – ha fornito un grande beneficio alla popolazione adulta, è necessario insistere su questo filone di ricerca sulle conseguenze a lungo termine per i bambini che interagiscono con tali dispositivi.