Secondo uno studio dell'Università di Exeter, mettersi a letto tra le 10 e le 11 di sera aiuta a ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiache
L’ora giusta per andare a dormire? Uno studio dell’Università di Exeter appena pubblicato su European Heart Journal — Digital Health, rivista della Società Europea di Cardiologia – ha stabilito che chi va a letto tra le 22 e le 23 ha un rischio minore di contrarre malattie cardiache rispetto a chi va a dormire in orari diversi. Sempre secondo quanto scoperto dai ricercatori britannici, addormentarsi dopo le 23 e fino alle 24 aumenta i rischi di contrarre patologie cardiovascolari del 12%, dopo mezzanotte la percentuale sale al 25%, prima delle 22 al 24%.
Che il ciclo del sonno regolare avesse effetti benefici sull’organismo era cosa nota. Andare a dormire sempre allo stesso orario e riposare per almeno otto ore sono buone regole comportamentali da seguire. Lo studio dell’Università di Exeter aggiunge anche un altro tassello fondamentale a queste sane abitudini: l’orario preciso per andare a letto per ridurre i rischi di malattie cardiovascolari.
La ricerca inglese ha incluso oltre 88 mila individui con un’età media di 61 anni, di cui il 58% donne. I dati sull’orario del sonno e sul tempo di risveglio sono stati raccolti nell’arco di sette giorni utilizzando un accelerometro da polso. I partecipanti hanno dovuto compilare anche un particolare questionario demografico con notizie precise su stile di vita e condizioni di salute pregresse.
Di tutti i partecipanti allo studio, 3.172 partecipanti (il 3,6%) hanno sviluppato malattie cardiovascolari. L’incidenza era notevolmente più alta in quelle persone che andavano a dormire a mezzanotte o più tardi e più bassa negli individui che si addormentavano solitamente tra le 22 e le 23.
“Il corpo ha un orologio interno di 24 ore, chiamato ritmo circadiano, che aiuta a regolare il funzionamento fisico e mentale”, scrive nella ricerca scientifica il dott. David Plans dell’Università di Exeter e “anche se non possiamo concludere il nesso di causalità dal nostro studio, i risultati suggeriscono che andare a letto troppo presto o troppo tardi può bloccare l’orologio biologico, con conseguenze negative per la salute cardiovascolare”.
Le conclusioni dello studio sono chiare: “Il nostro studio – si legge nel paper – indica che il momento migliore per andare a dormire è in un punto specifico del ciclo di 24 ore (tra le 22 e le 23 ndr) del corpo e le deviazioni possono essere dannose per la salute. Il momento più rischioso è quello dopo la mezzanotte, potenzialmente perché può ridurre la probabilità di vedere la luce del mattino, che azzera l’orologio biologico“.