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Già solo cambiare la nostra colazione ridurrebbe le emissioni di gas serra

Caffè, tè, biscotti e dolciumi vari contribuiscono al 23,6% delle emissioni legate alla produzione di cibo. Più in generale, le diete non vegetariane causano il 59% in più di gas serra

03/12/2021

Per molti è difficile anche solo immaginare di non iniziare la giornata con la classica combo caffè più biscotti, ma basterebbe passare a una colazione diversa per evitare la dispersione di una enorme quantità di gas serra. I ricercatori dell’Università di Leeds hanno calcolato che i dolciumi industriali, come torte, brioche, merendine e appunto biscotti, contribuiscono per l’8,5% alle emissioni legate alla produzione di alimenti; bevande come tè, e caffè per il 15,1%, arrivando così a un totale del 23,6% già solo per la colazione. In generale, le diete considerate meno salutari, che abbondano di cibi processati e sono anche più povere di nutrienti, hanno un impatto ambientale considerevolmente maggiore rispetto a regimi alimentari più sostenibili.

 

Le diete onnivore causano più emissioni di quelle vegetariane

 

I ricercatori hanno raccolto i dati sulle emissioni generate dalla produzione e dal trasporto di 3200 tipi di cibo e 40mila articoli di vari marchi, e li hanno rapportati alla dieta abituale di 212 adulti inglesi, osservando cosa hanno mangiato e bevuto nell’arco di tre giorni. La proiezione ha permesso di stimare che, oltre ai dolci e alle bevande di cui sopra, la carne è all’origine del 32% dei gas serra “alimentari” e i latticini del 14%. Le diete non vegetariane, che includono quindi questi generi, producono il 59% in più di emissioni rispetto a quelle a base vegetale (che oltretutto sono meno costose). Esiste anche una differenza legata al sesso: le abitudini a tavola degli uomini, che consumano in media più carne e bevande, causano il 41% in più di gas serra rispetto a quelle delle donne.

 

Anche le piccole decisioni fanno la differenza

 

“Vogliamo tutti fare la nostra parte per aiutare a salvare il pianeta e le decisioni che prendiamo possono contribuire a questa causa”, commenta l’autrice principale Holly Rippin; “È vero che è necessario adottare grossi cambiamenti culturali, come ridurre significativamente il consumo di carne e latticini che insieme concorrono alla metà circa delle emissioni legate all’alimentazione. Tuttavia, il nostro lavoro mostra che anche piccoli cambiamenti possono produrre grandi risultati. Si può vivere una vita più ecologicamente sostenibile già solo eliminando i dolci e bevendo meno caffè”.

 

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista PLOS ONE.