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Diabete, chip ricaricabile aiuta a regolare la glicemia

Un prototipo impiantabile sottopelle rilascia insulina e ossigeno alle cellule dell’organismo

19/10/2023
Crediti iStock - kit misuratore diabete

Una nuova promettente prospettiva per il trattamento del diabete di tipo 1 potrebbe migliorare le condizioni di coloro che sono affetti da questa patologia e semplificarne la vita. Gli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston hanno da poco messo a punto un dispositivo innovativo per il trattamento di questa patologia. 

 

Fabbrica di ossigeno

Gli ingegneri del MIT di Boston, infatti, hanno progettato un dispositivo impiantabile innovativo che contiene centinaia di migliaia di cellule delle isole pancreatiche produttrici di insulina, e che dispone anche di una sorta di fabbrica di ossigeno incorporata, alimentata attraverso i fluidi biologici circolanti.

 

I ricercatori, per il momento, hanno dimostrato questo postulato su modelli animali. I livelli di glucosio nel sangue delle cavie si sono mantenuti stabili per almeno un mese. Ora si sta cercando di realizzare una versione più grande del chip, più o meno delle dimensioni di una gomma da masticare, che potrebbe essere testata alla fine su persone affette da diabete di tipo 1. Altro vantaggio è che questo chip, per funzionare, non richiede cavi o batterie, ma solo una piccola bobina esterna wi-fi che, secondo i ricercatori, potrebbe essere indossata come un cerotto sulla pelle.

 

Sebbene il focus principale per il momento sia il trattamento del diabete, gli scienziati hanno sostenuto che questo tipo di dispositivo, in futuro, potrebbe anche essere adattato per trattare altre malattie che richiedono la frequente somministrazione di proteine terapeutiche come l’eritropoietina, utilizzata per la produzione di globuli rossi. 

 

Diabete di tipo 1

Il diabete di tipo 1, noto anche come diabete giovanile insulino-dipendente, è una malattia cronica autoimmune. Questa patologia si verifica quando il sistema immunitario del corpo attacca erroneamente e distrugge le cellule beta nel pancreas, responsabili della produzione di insulina. Di conseguenza, il corpo non riesce a produrre abbastanza insulina o, in alcuni casi, non ne produce affatto.

 

L’insulina è un ormone essenziale che regola i livelli di zucchero nel sangue. Quando una persona ha il diabete di tipo 1, il suo corpo non è in grado di utilizzare efficacemente lo zucchero (glucosio) proveniente dagli alimenti per ottenere energia. Questo porta a un aumento dei livelli di zucchero nel sangue, che può causare una serie di problemi di salute a lungo termine se non viene gestito in modo adeguato.

 

Sistemi tradizionali

Oltre a seguire una dieta equilibrata, fare esercizio fisico regolare e monitorare attentamente la propria condizione, nel diabete di tipo 1 è necessario assumere insulina in modo regolare e controllare attentamente i livelli di zucchero nel sangue per mantenere la glicemia nei limiti accettabili. Questo può essere fatto attraverso iniezioni di insulina o tramite pompa insulinica.

 

In ambito medico già da un po’ di tempo si ricorre all’impianto di cellule delle isole pancreatiche capaci di produrre insulina quando necessario, in modo che i pazienti non siano costretti a ricorrere continuamente alle iniezioni. Ma, una volta impiantate, le cellule esauriscono via via l’ossigeno e smettono di produrre insulina. La sfida dei ricercatori del MIT consiste proprio nel superare questo limite tramite un dispositivo più avanzato.