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Depressione post partum, negli Usa la pillola che scaccia la tristezza

Come funziona la terapia approvata negli States: una carica di ottimismo

08/08/2023 - di Alessandro Malpelo

La depressione post partum è una patologia che si insinua al termine della gravidanza, innescando nelle settimane successive al parto un sentimento di tristezza, e ricorrenti sensi di colpa, calo di interessi, pensieri negativi e pessimismo. Negli Stati Uniti, ogni anno, ne soffrono circa mezzo milione di donne, mentre in Italia interessa il 10% delle partorienti. “Questo disturbo può durare diversi mesi e può avere conseguenze drammatiche – sottolinea Emi Bondi, presidente della Società italiana di psichiatria – fino a gesti estremi disperati. Anche nelle forme meno gravi resta una patologia che incide nella relazione madre-figli, che risulta essere fortemente compromessa”.

 

Una buona notizia per le donne che affrontano questa malattia è venuta dalla Food and Drug Administration (Fda) americana, che ha recentemente approvato il primo farmaco per il trattamento della depressione post partum. Si tratta di una pillola per ritrovare l’ottimismo perduto, una terapia sviluppata da Sage Therapeutics e Biogen da prendere per bocca, dietro prescrizione del medico. Ne avevamo parlato già nel giugno dell’anno scorso quando un comunicato diffuso da Edelman annunciava che lo studio di Fase III Skylark relativo a zuranolone aveva raggiunto gli endpoint primari e tutti i principali traguardi secondari prefissati.

 

Secondo gli studi, l’effetto del farmaco è visibile già a partire dalle 72 ore dalla somministrazione e la terapia dura 14 giorni. Si presenta in forma di pillole, con risultati evidenti già al terzo giorno di trattamento, a differenza degli antidepressivi serotoninergici comunemente utilizzati finora, che richiedono dai 15 ai 20 giorni per mostrare effetti significativi.

 

Meccanismo d’azione

La depressione post partum è una malattia complessa che coinvolge il sistema endocrino. Nelle diverse fasi della gravidanza si osservano cambiamenti significativi nella composizione degli ormoni circolanti, a partire dalle gonadotropine corioniche, cambiamenti che riguardano progesterone, estrogeni, prolattina, endorfine, relaxina, ossitocina, prostaglandine. Dopo il lieto evento si verificano ulteriori scossoni nella concentrazione e nel riequilibrio di questi stessi ormoni. È ipotizzabile che il reset repentino del sistema endocrino possa essere all’origine dei fattori scatenanti che dopo il parto determinano scompenso e conducono alla depressione le donne predisposte. Zuranolone, un neurosteroide che agisce sulla sfera neurologica, è una versione sintetica di un metabolita del progesterone

 

In conclusione, l’approvazione della pillola per la depressione post partum negli Stati Uniti rappresenta un passo importante nel trattamento di questa malattia. Tuttavia, sarà necessario effettuare valutazioni e studi per valutare efficacia e sicurezza a lungo termine. La speranza è che questa terapia possa offrire un sollievo alle donne che lottano con la depressione, migliorando la loro qualità di vita e rafforzando la relazione madre-bambino.