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Cinque punti per le donne con tumore al seno

Europa Donna Italia ha lanciato il Manifestotsm con le richieste per pazienti metastatiche e non

23/10/2022 - di Giorgia De Cupertinis

I dati parlano chiaro. Oltre 45.000 donne nel nostro Paese convivono con un tumore al seno metastatico, ma solo un italiano su dieci si ritiene informato sulla malattia e su ciò che comporta, anche a livello sociale. Numeri sconcertanti, emersi da una ricerca realizzata da IQVIA per Europa Donna Italia, che necessitano ora di un vero e proprio cambio di rotta, tanto da aver spinto l’associazione a ideare una vera e propria campagna pubblicitaria per sensibilizzare i cittadini su questa esatta tematica.

 

E allo stesso tempo, per rendere concrete le richieste delle donne con questa patologia: la campagna pubblicitaria, infatti, è stata l’occasione per lanciare il Manifesto dei cinque punti con le richieste di chi convive con un tumore al seno metastatico, in occasione della giornata mondiale dedicata del 13 ottobre. «Una voce per tutte», quindi, di nome e di fatto. Perché le protagoniste della campagna pubblicitaria così intitolata – e attiva dal 5 ottobre – sono infatti pazienti, metastatiche e non, che sostengono realmente le richieste, nero su bianco, del manifesto.

 

Dalla necessità di avere un percorso specifico in quanto ogni donna ha esigenze diverse, alla richiesta di ottenere un database accessibile che riporti tutti gli studi clinici presenti in Italia, validato dal Ministero della Salute, fino alla richiesta di un accesso agevolato ai farmaci innovativi, non ancora disponibili nel nostro Paese. Inoltre, nel manifesto si leggono altri due punti rilevanti: le donne richiedono il supporto di uno psico-oncologo all’interno delle Breast Unit e di poter contare sui professionisti dedicati al benessere psicofisico e, infine, di accelerare l’iter di accertamento dell’invalidità civile per le persone affette da patologie oncologiche.

 

L’immagine che caratterizza la campagna è quella di un vero e proprio muro di donne, alcune guardano in camera, altre voltano le spalle, ma tutte hanno un desiderio in comune: vogliono farsi ascoltare. Vogliono accendere i riflettori su un tema ancora troppo poco discusso. A parlare, invece, è solo una voce fuori campo, che rappresenta il pensiero di ognuna di loro, dei loro caregiver e delle associazioni alle quali appartengono.

 

Con il patrocinio di Pubblicità Progresso, la campagna è promossa da Europa Donna Italia ed altre reti associative come A.N.D.O.S., IncontraDonna, Favo Donna e Oltre il Nastro Rosa, ma anche in futuro l’associazione proseguirà con un percorso di advocacy presso i decisori istituzionali per portare alla loro attenzione i cinque punti del manifesto, così da proseguire anche oltre questo appuntamento annuale.

 

«Nonostante il tumore al seno sia un’esperienza molto vicina alle persone, se ne sa ancora troppo poco – dichiara Isabella Cecchini (nella foto), Senior Principal di IQVIA, responsabile del progetto – È fondamentale aumentare la conoscenza della malattia e delle possibilità di cura per rafforzare la prevenzione. Inoltre, è importante che le persone che affrontano con coraggio tutti i giorni la malattia siano sempre più consapevoli delle nuove possibilità di cura e possano sentirsi più ascoltate e meno sole. Sarebbe anche indispensabile che l’accesso alle visite e agli esami fosse più semplice e celere ed è fondamentale garantire supporto e servizi ai pazienti e ai caregiver».

 

 

Prostata, mutazione BRCA e prevenzione

 

Nel tumore metastatico della prostata oggi sono possibili cure più precise ed efficaci. Ogni anno in Italia oltre 7.000 uomini sono colpiti da forme gravi del carcinoma e di questi fino al 12% possiedono una mutazione dei geni BRCA (e in particolare di BRCA 2).

 

Grazie alla possibilità di ricercare tale mutazione su tessuto bioptico o su prelievo ematico, il team multidisciplinare che assiste il malato può selezionare al meglio la terapia da proporre al paziente e programmare accertamenti diagnostici ed eventuali trattamenti nei parenti più stretti.