Studio Usa sui dati britannici
Uno studio, pubblicato su Annals of Internal Medicine, ha rilevato che il consumo di the nero può essere associato a un rischio di mortalità moderatamente inferiore. Il rischio è risultato più basso tra le persone che bevono due o più tazze di the nero al giorno. I ricercatori del National Institutes of Health (Usa) hanno utilizzato i dati della biobanca inglese, che include dati su mezzo milione di uomini e donne, 40 e 69 anni. Di questi, l’85% ha riferito di bere regolarmente the e di loro, l’89% ha riferito di bere the nero. Rispetto ai non bevitori di the, i partecipanti che hanno riferito di aver bevuto 2 o più tazze ogni giorno avevano un rischio di mortalità inferiore del 9-13 per cento. L’associazione è stata riscontrata indipendentemente dal fatto che i partecipanti bevessero anche caffè, aggiungessero latte o zucchero al loro the, o anche indipendentemente da varianti genetiche legate al metabolismo della caffeina.
Sappiamo che il thé contiene sostanze utili, note per ridurre l’infiammazione nell’organismo. Studi in Cina e Giappone, dove prevale il consumo di thé verde, hanno evidenziato i suoi benefici, ora lo studio estende la buona notizia al thé nero, la bevanda preferita nel Regno Unito. Lo studio è basato sull’osservazione delle abitudini e del benessere delle persone, resta da provare il rapporto causa-effetto. “Questi risultati – concludono i ricercatori guidati – suggeriscono che l’abitudine di bere thé nero rientra in una dieta sana“.