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Il formaggio svizzero che rinforza le ossa e tiene a freno il colesterolo

Un batterio del formaggio Jarlsberg è in grado di agire sull’organismo contrastando il riassorbimento osseo, senza aumentare il colesterolo

05/08/2022
formaggio-osteoporosi

Che il formaggio svizzero sia buono non è una novità. Ma che una piccola porzione giornaliera (57 grammi) di questo tipo di formaggio di latte vaccino (con o senza buchi) aiuti a prevenire l’assottigliamento delle ossa (osteoporosi) e le malattie metaboliche senza aumentare i livelli di colesterolo è una interessante novità. Lo rivela uno studio clinico comparativo, pubblicato sulla rivista BMJ Nutrition Prevention & Health. Sembra che un batterio contenuto nello Jarlsberg (un formaggio norvegese classificato fra i formaggi svizzeri) aiuti a contrastare la riduzione della massa ossea, ma non solo.

 

Il formaggio che fa bene alla ossa

Le ricerche sul trema hanno affermato che questo tipo di formaggio vaccino può contribuire ad aumentare i livelli di osteocalcina, un ormone associato a ossa e denti forti. Così i ricercatori hanno approfondito l’assunto studiando 66 donne sane a cui è stato proposto di aggiungere alla loro dieta una porzione giornaliera di 57 g di formaggio svizzero (o lo Jarlsberg Cheese, il formaggio norvegese delicato e semi-morbido al sentore di nocciola e fiori) o 50 g di camembert per 6 settimane.

Lo svizzero-norvegese e il camembert hanno contenuti simili di grassi e proteine, ma a differenza dello svizzero è anche ricco di vitamina K2, nota anche come menachinone (MK-9 e MK_9(4H)).

L’analisi dei campioni di sangue ha mostrato che chi ha mangiato il formaggio norvegese ha visto salire in modo significativo i livelli di osteocalcina, e di vitamina K2.
Nel gruppo camembert invece i livelli sono rimasti invariati. Una volta che però il gruppo che mangiava Camembert è passato allo Jarlsberg per altre sei settimane, questi valori sono aumentati significativamente.

 

Il segreto del formaggio svizzero

I grassi nel sangue sono aumentati leggermente in entrambi i gruppi dopo 6 settimane. Ma i livelli di colesterolo totale e di colesterolo LDL (quello cattivo) sono diminuiti significativamente nel gruppo camembert dopo il passaggio allo svizzero.

I risultati indicano quindi che gli effetti positivi sembrano essere specifici di questo tipo di formaggio. Al punto da poterlo suggerire in una dieta che aiuti contro l’osteoporosi: “Il consumo quotidiano di formaggio Jarlsberg ha un effetto positivo sull’osteocalcina, sull’emoglobina glicata e sui lipidi”, scrivono i ricercatori.
Il segreto sembra contenuto nel batterio (Proprionebacterium freudenreichii) presente nello Jarlsberg che produce MK-9-(4H) e anche una sostanza chiamata DHNA che potrebbe contrastare l’assottigliamento osseo e aumentare la formazione di tessuto osseo, spiegando l’aumento dell’osteocalcina.

Queste caratteristiche, spiegano i ricercatori, potrebbero aiutare a prevenire non solo l’osteopenia – lo stadio che precede l’osteoporosi – ma anche le malattie metaboliche, come il diabete. Data la limitatezza dello studio, i risultati hanno bisogno di essere confermati da ulteriori ricerche più ampie.