Sabato 27 Luglio 2024

Prende a schiaffi la figlia 12enne per le foto osé su Instagram, ma per i giudici non è da condannare: “Dati per educare”

La madre della ragazza è stata condannata per altri casi di maltrattamento ad esclusione dell’episodio in cui ha “esercitato il potere e dovere di educazione”

Schiaffi alla figlia 12enne (foto d'archivio)

Schiaffi alla figlia 12enne (foto d'archivio)

Roma, 26 febbraio 2024 – Scopre la figlia 12enne mandare alcune sue foto osè a un ragazzo su Instagram, le strappa il cellulare dalle mani e le dà degli schiaffi per farla smettere. Una reazione violenta di una madre che, secondo i giudici del Tribunale di Roma, non è da punire perché “una volta sorpresa la figlia, la signora ha indubbiamente ritenuto di esercitare quel potere/dovere di educazione e correzione dei figli che deve essere riconosciuto in capo a ciascun genitore”, si legge nel pronunciamento dei magistrati riportato oggi dal Corriere della Sera. In pratica, sono stati schiaffi “dati per educare” e quindi, per la Giustizia, non sarebbero penalmente rilevanti perché il genitore ha assolto a un proprio dovere verso la figlia. Lo sono stati invece altri maltrattamenti per cui la madre, una 42enne, è stata portata a processo e poi condannata, con l’esclusione solo dell’episodio degli schiaffi “educativi”.

Cosa ha detto la figlia

Nel corso del processo per maltrattamenti contro la madre di 42 anni è stata ascoltata anche la figlia vittima delle percosse. E in riferimento agli schiaffi ricevuti quando aveva 12 anni per le foto osè scambiate su Instagram con un ragazzo di 19 anni, un episodio avvenuto nel 2016, ha lei stessa, ora maggiorenne, giustificato la madre: “Forse vedere una figlia sbagliare in quelle condizioni, non lo so, mi metterei anch’io nei suoi panni”, ha detto in aula la ragazza come riporta il Corriere della Sera. Nelle motivazioni alla sentenza i giudici hanno rilevato come sia proprio la figlia ad aver sottolineato che “la madre avesse le sue ragioni”. Nonostante per quegli schiaffi la 12enne avesse riportato un occhio nero e una ferita al labbro che l’hanno portata a non andare a scuola per una settimana. Ma questo singolo episodio è stato escluso dall’elenco di altri maltrattamenti commessi tra il 2016 e il 2019 e per cui i giudici hanno condannato la madre a 1 anno e 7 mesi. 

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