Lunedì 29 Aprile 2024

Roma, positiva al Covid viola quarantena per sfuggire all’arresto

La donna, 44enne, era inseguita da un ordine di carcerazione: insieme al marito, deve scontare sei anni di carcere per estorsione. Arrestata su un treno di ritorno dalla Toscana, dove si era rifugiata

Polizia

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Roma, 18 maggio 2021 – Sapeva che ad attenderla c’era il carcere. Perciò B.A., 44 anni, ha pensato bene di fuggire, violando l’isolamento fiduciario al quale era sottoposta perché positiva al Covid-19, per rifugiarsi in Toscana.

Violata la quarantena

È successo in zona Laurentino a Roma. Lo scorso 29 marzo la polizia si è recata nell’abitazione dove la donna vive assieme al marito 50enne, B.G., per arrestare la coppia: entrambi, infatti, erano destinatari di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Velletri perché condannati a sei anni di carcere per un’estorsione commessa in concorso tra loro.

Quel giorno, però, gli agenti avevano trovato in casa soltanto lui, in quanto sottoposto agli arresti domiciliari per un altro reato. Di lei, invece, nessuna traccia. Da lì sono partite le indagini dei poliziotti del IX Distretto Esposizione, diretto da Pasquale Fiocco, per rintracciare la 44enne, scoprendo che il marito, al momento dell’arresto, non solo non ha riferito di essere in attesa dell’esito del tampone, ma anche che la moglie era in quarantena perché positiva al virus.

La 44enne è finita a Rebibbia

B.A., di fatto, allontanandosi da casa per sottrarsi all’arresto aveva anche violato l’isolamento fiduciario al quale era stata sottoposta dall’Asl. Grazie a una serie di accertamenti su amici e parenti della coppia, gli agenti sono così riusciti a scoprire che la 44enne si era rifugiata a Montecatini Terme, in Toscana, ma che sarebbe poi rientrata a Roma per il compleanno di una delle figlie.

La sorpresa, alla fine, gliel’hanno fatta i poliziotti: dopo aver monitorato tutti i treni provenienti da Firenze, sono saliti alla stazione Tiburtina e sono così riusciti a rintracciare la fuggitiva su un vagone di un convoglio all’altezza di Termini. Dopo l’arresto, B.A. è stata portata nel carcere romano di Rebibbia.