Giovedì 2 Maggio 2024

Madonna di Trevignano, il vescovo boccia la presunta veggente: “Nulla di soprannaturale”

Non lascia spazio a dubbi il decreto di monsignor Marco Salvi: “Gisella Cardia è inattendibile e autoreferenziale”

Roma, 6 marzo 2024 – “Nulla di soprannaturale” a Trevignano, il vescovo boccia la presunta veggente Gisella Cardia considerandola “inattendibile” e “autoreferenziale''. È durissima la reazione di monsignor Marco Salvi, il vescovo di Civita Castellana che aveva già invitato i fedeli a disertare il luogo delle presunte apparizioni, sugli episodi raccontati dalla donna.

Cardia sostiene di avere ricevuto per mesi messaggi dalla Madonna e di aver visto lacrime di sangue sgorgare dalla statua posizionata nel suo terreno (tra l'altro oggetto di abuso edilizio per la teca della Madonna) di Trevignano, lungo le sponde del lago di Bracciano.

Il decreto del Vescovo

''Inattendibile'' e ''autoreferenziale'' sono le parole che emergono dal decreto del vescovo sulla “non soprannaturalità” delle presunte apparizioni della Madonna a Trevignano. 'Il problema principale – scrive nel documento il vescovo – risiede nel modo in cui la presunta veggente ricava la verità che insegna, ovvero non dall'interpretazione della Tradizione e in particolare della Scrittura, ma a partire da presunte ispirazioni che provengono dalle Persone divine e da Maria”.

“I numerosi errori dottrinali – continua monsignor Salvi – vengono legittimati non da un'argomentazione teologica, ma dalla ispirazione immediata rivolta da Dio e da Maria alla presunta veggente, per cui sono incontestabili ex sede".

Salvi: “Messaggi troppo semplici”

Un ulteriore problema, scrive il vescovo, ''è dato dalla eccessiva semplicità dei temi dei messaggi e delle esortazioni della presunta veggente, incapaci di formare realmente i fedeli perché ben lontani dalla ricchezza della Scrittura e della più ampia Tradizione ecclesiale”.

“Profetismo popolare”

“Si tratta di contenuti – continua – che potrebbero essere offerti da qualunque persona che abbia un minimo di dimestichezza con i temi della spiritualità cristiana. Tali contenuti si rifanno a quel profetismo popolare che accompagna la storia della Chiesa occidentale sin dal Medioevo e che non ha nulla a che fare con la mistica popolare di cui parla Papa Francesco. Questo ha una rilevanza teologica perché li rende non indicativi del carattere soprannaturale delle presunte apparizioni in esame''.

Cosa non convince la Chiesa

Nel contenuto dei messaggi millantati dalla presunta veggente, secondo il vescovo “c’è anche un giudizio sulla Chiesa cattolica istituzionale: giudicata come appartenente in parte all'ambito della salvezza e in parte al regno del maligno in base alla sua corrispondenza con le ispirazioni ricevute dalla presunta veggente”.

“Al di là delle dichiarazioni di principio, per Gisella Cardia la Chiesa è oggetto di valutazione e di giudizio a partire dalla sua personale visione dottrinale – si legge nel decreto vescovile – peraltro influenzata da sacerdoti a lei noti, ma che espongono idee e posizioni quantomeno opinabili. Un esempio di questa autoreferenzialità della presunta veggente è li rifiuto, da lei operato, del sacerdote a lei inizialmente destinato dal Vescovo emerito, mons. Rossi, quale accompagnatore spirituale, affermando che non era lui la persona voluta dalla Madonna, e la scelta di un'altra persona perché gradita alla Vergine. Dalle risultanze degli accertamenti peritali disposti dalla Curia, ai quali la Cardia ha accettato di sottoporsi, si può evincere l'inattendibilità della stessa''.