Mercoledì 2 Ottobre 2024

Biglietto Atac a 2 euro, proteste a Roma. Codacons: “Una stangata". Rocca: "Troverò le risorse per bloccare il rincaro”

L’aumento dovrebbe scattare nel 2025, anno del Giubileo. Mancano all’appello 24 milioni di euro, il sindaco Gualtieri scrive in Regione. E dice: “Le città europee hanno ticket molto più cari”

Il governatore del Lazio, Roberto Rocca (a sinistra) e il sindaco capitolino Roberto Gualtieri

Il governatore del Lazio, Roberto Rocca (a sinistra) e il sindaco capitolino Roberto Gualtieri

Roma, 8 settembre 2024 – Aumenterà a 2 euro il biglietto di autobus, tram e metro: Roma si risveglia nel caos. È una pioggia di proteste quella piombata in queste ore sul Campidoglio per l’annuncio del rincaro dei mezzi Atac a partire dal 2025, anno del Giubileo. 

Dopo anni di rinvii, il sindaco Roberto Gualtieri ha inviato una lettera in Regione per chiedere di alzare il costo del trasporto pubblico capitolino. Alle casse comunali servono 24 milioni di euro, soldi che il sindaco Gualtieri chiede alla Regione. 

“Una stangata per tutti”, commenta il Codacons. E il governatore Rocca scende un campo dalla parte di turisti e pendolari: “Cercherò di reperire le risorse per impedire gli aumenti”. Ecco cosa sta succedendo in queste ore a Roma.

Rocca: “Troverò le risorse”

Una doccia fredda, ma non troppo, visto che il prezzo del ticket è bloccato da 20 anni. Ma i cittadini protestano, anche perché a differenza di città come Milano qui il trasporto funziona a singhiozzo. “Cercherò di reperire risorse per impedire gli aumenti del biglietto del trasporto pubblico a Roma”. Lo ha annunciato oggi il presidente del Lazio, Francesco Rocca, al margine delle celebrazioni dell'8 settembre. “Dobbiamo lavorare insieme con Roma Capitale perché venga adeguato il fondo per il trasporto pubblico nazionale per il Lazio e Roma, questo è assolutamente prioritario”, ha aggiunto.

Al Campidoglio servono 24 milioni di euro per garantire il trasporto pubblico, soldi che verrebbero in parte incassato con il rincaro del biglietto Atac. Per questo, il sindaco si è rivolto alla Regione chiedendo il vai libera per ritoccare verso l'alto il costo del trasporto pubblico. “La richiesta la stiamo esaminando: l'ho appena ricevuta”, ha aggiunto Rocca. “Va studiata e approfondita la questione. Se c'è il tempo per riuscire ad avere questo aumento dei fondi e sventare l'aumento del biglietto? Certo, abbiamo poche settimane. Vediamo il riparto del Tpl che come ogni anno, nasce dalla Finanziaria”, ha detto il governatore del Lazio.

Gualtieri: “Città europee hanno biglietti più cari”

“Da subito abbiamo deciso di fare un aumento differenziato, anche se Roma è rimasta l'unica con questi costi: tutte le grandi città italiane ed europee hanno biglietti molto più cari”. Risponde così il sindaco Roberto Gualtieri alle polemiche sul rincaro del ticket. “Ma alla luce della situazione sociale delicata che c'è a Roma, contestualmente vogliamo diminuire l'abbonamento annuale – aggiunge – portandolo a un prezzo credo tra i più bassi al mondo nei paesi analoghi al nostro, proprio per fare in modo che chi usa l'autobus abitualmente possa avere uno sconto e chi lo usa occasionalmente, e quindi prevalentemente i turisti paghi il giusto, che è comunque sempre meno di quello che pagano a Parigi, Londra o Berlino, ma comunque una cifra che consenta ad Atac di fornire servizi adeguati alle romane e ai romani”.

La palla passa alla Regione

“Abbiamo atteso l'incremento dei fondi del Tpl e non c'è stato”, sottolinea Gualtieri. “Non è neanche colpa della Regione – continua – dipende dai fondi nazionali. Io ho il dovere di garantire il funzionamento del tpl, non di fare propaganda politica. Col presidente Rocca ci siamo sentiti, è stato assolutamente corretto: sono fiducioso che la Regione accoglierà la nostra richiesta perché sa che non ci sono le condizioni per mettere strutturalmente a Roma i 24 milioni (che mancano, ndr) e andrebbero coperti con l'aumento”.

Quando potrebbero scattare gli aumenti? “Questo dipenderà dalla decisione della giunta regionale. Noi non siamo contenti, ma nemmeno possiamo prenderci la responsabilità perché il tempo è scaduto: o arrivano queste risorse con la manovra tariffaria, o arrivano le risorse strutturali e mi sembra di aver ascoltato delle proposte un po’ confuse che richiederebbero tanto tempo e non risolvono. Lo dico senza spirito polemico nei confronti della Regione. Non possiamo permetterci di affossare il tpl di Roma alla vigilia del Giubileo”, ha concluso il primo cittadino di Roma Capitale.

Codacons: “Conseguenze enormi sugli utenti”

“Dopo i recenti aumenti delle tariffe dei taxi, l'amministrazione comunale si appresta a far aumentare anche quelle del di bus, metro e tram – commenta il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – determinando così una stangata sul trasporto pubblico capitolino. L'incremento tariffario avrà conseguenze su una enorme fetta di utenti, e non solo sui turisti, considerato che solo una piccola parte di coloro che ogni giorno usano i mezzi pubblici di Roma dispone di un abbonamento annuale”.

“Ma il paradosso – prosegue Rienzi – è che il prezzo del biglietto aumenta a fronte di un servizio in costante peggioramento. Come Codacons, non siamo contrari a priori a un ritocco delle tariffe, ma questo potrà avvenire solo dopo che il trasporto pubblico della capitale sarà stato potenziato e migliorato, in termini di puntualità e frequenza delle corse, e dopo che il Comune avrà adottato misure davvero efficaci per combattere l'evasione e recuperare risorse. Aumentare le tariffe senza incrementare il servizio non favorisce l'uso dei mezzi pubblici, ma al contrario spinge i cittadini ad utilizzare l'auto privata, aggravando la disastrosa viabilità della capitale".