Venerdì 3 Maggio 2024

Scurati: “Mi hanno disegnato un bersaglio in faccia, ho paura qualcuno può mirare”

Lo scrittore: “Io, vittima di attacchi denigratori. Mi hanno dipinto come un profittatore”

Lo scrittore Antonio Scurati a Napoli (Ansa)

Lo scrittore Antonio Scurati a Napoli (Ansa)

Napoli, 21 aprile 2024 – "Ho vissuto male questa vicenda, è duro, è faticoso, è doloroso". Parla per la prima volta Antonio Scurati, dopo il caso politico che lo travolto – suo malgrado – per il monologo sul 25 Aprile "cancellato" dalla Rai. "Io parlo come privato cittadino, non sono un'istituzione, non sono un giornale, non sono un partito, non sono un'azienda, non faccio parte di nulla di tutto ciò, sono un privato cittadino che fa il professore, fa il padre di famiglia", dice nel suo intervento a La Repubblica delle Idee a Napoli.

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"Non polemizzo con nessuno – prosegue il vincitore del Premio Strega 2019 –. Non aggredisco mentalmente e verbalmente nessuno. Mentre dall'oggi al domani mi ritrovo al centro di una polemica politico ideologica accanita, con attacchi personali denigratori che mi dipingono come un profittatore, come uno che estorce. Il problema che questo qualcun altro non è uno qualunque. È il capo del governo. Si è perso il senso della democrazia in questo paese".

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Scurati si dice vittima di una "aggressione" che anche se "non fisica, è una forma di violenza". Ha paura? "Non voglio fare la vittima, però poi sì, arriva anche un po' la paura. Arriva la mattina dopo che accadono certe cose, quando esci di casa, perché qualcuno è entrato in casa tua? La tua vita è già cambiata". E aggiunge: "Quando un leader politico di tale carisma, come sicuramente è la presidente del Consiglio Meloni, che ha un seguito molto vasto, nel cui seguito da qualche parte là sotto, vista anche la storia politica da cui proviene, c'è sicuramente qualche individuo non estraneo alla violenza, probabilmente non molto equilibrato, quando il capo punta il dito contro il nemico e i giornali, o meglio i 'giornasquadristi' fiancheggiatori del governo ti mettono sulle prime pagine, con il titolo sotto 'l'uomo di M.', ti disegnano un bersaglio intorno alla faccia. Poi magari qualcuno che mira a quel bersaglio c'è. Succede, è già successo".