Lunedì 6 Maggio 2024

Migranti, Salvini: "Hanno record di tubercolosi e scabbia"

Il vicepremier replica al direttore della Pediatria dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna

Il vicepremier Matteo Salvini (Ansa)

Il vicepremier Matteo Salvini (Ansa)

Bologna, 1 giugno 2019 - "Solo nel 2017 l'Italia ha avuto circa 3.900 casi di tubercolosi, di cui oltre il 60% nella popolazione straniera". Snocciola numeri Matteo Salvini per replicare al direttore della Pediatria d'urgenza del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, Marcello Lanari, che in un'intervista all'agenzia Dire spiega come il ritorno di alcune malattie come Tbc e scabbia non sia legato a immigrazione di massa e sbarchi. L'aumento di patologie ormai 'dimenticate' in Italia "non è causato dai migranti che arrivano in Italia, come qualcuno vuole far credere - afferma Lanari - ma dall'aumento della povertà". 

Per Salvini però "spesso gli immigrati sono anche più poveri della media". Ed "è anche per questo che abbiamo bloccato gli arrivi". Il ministro dell'Interno cita poi un "rapporto del 2008 sulla tubercolosi in Italia". Già allora - spiega - si scriveva "che nonostante l'incidenza si sia ridotta negli ultimi anni, la popolazione immigrata ha ancora un rischio relativo di andare incontro a TBC che è 10-15 volte superiore rispetto alla popolazione italiana". 

Lanari ha contestato il Decreto sicurezza per gli effetti negativi che avrebbe sui minorenni immigrati. "Nel nostro pronto soccorso i minori stranieri vengono sempre accettati e gestiti". Parole che non vanno giù a Salvini secondo cui il dl "è citato a sproposito: gli stranieri con meno di 18 anni vanno subito in accoglienza e non possono nemmeno essere espulsi o affidati ad altri Paesi europei". 

Ed ecco quindi la conclusione del vicepremier alla sua disamina: "Ci siamo portati in casa gente che non aveva la possibilità di integrarsi, lavorare e vivere nel rispetto della legge e in condizioni dignitose. Questi sono i fatti, il resto è pura polemica politica". 

A chiosa del suo intervento, la stilettata: "Buon lavoro a tutti i medici e pediatri, nella certezza che nessuno voglia falsare dati ed evidenze per fare battaglie politiche che poco c'entrano con la vita di ambulatori ed ospedali".