Lunedì 29 Aprile 2024

Raid dei ladri nel negozio di computer

Sant’Elpidio a Mare: i carabinieri recuperano la refurtiva, fermato un ragazzo

Il raid nel negozio di computer (foto Colibazzi)

Il raid nel negozio di computer (foto Colibazzi)

Sant’Elpidio a Mare, 27 gennaio 2015 - Hanno atteso l’alba per agire e verso le 6.15, ieri mattina, i ladri (molto probabilmente erano due) armati di un piede di porco hanno forzato la porta del negozio ‘Exe computer service’, trafugando computer e accessori vari per un valore complessivo che si aggira sui 10mila euro. Il pronto intervento dei carabinieri e il fatto che una pattuglia stesse dalle parti di Monte Urano hanno fatto sì che fosse fermata un’auto sospetta.

A bordo c’era un giovane, ma c’era soprattutto il materiale appena rubato a Sant’Elpidio, subito riconsegnato ai legittimi proprietari. «Abbiamo tirato un sospiro di sollievo – dice Gef Paccapelo, uno dei titolari del negozio, mentre insieme ai soci controlla con attenzione la merce riconsegnata loro – anche perché avevano portato via anche del materiale lasciatoci dai clienti per l’assistenza. È stato recuperato tutto».

Erano circa le 6.15 quando un tizio (possibile che il complice stesse in auto a fare da palo) si è accostato alla vetrina di ‘Exe computer service’ (che si trova al piano terra del ‘grattacielo’, in posizione visibilissima dalla strada) e ha cominciato ad armeggiare con un arnese. Qualcuno della zona ha notato quanto stava accadendo e ha allertato i carabinieri del radiomobile, che si sono precipitati sul posto e hanno diramato le informazioni.

Sul posto si sono precipitati anche i proprietari del negozio, sconcertati dal fatto di essere stati nuovamente presi di mira dai ladri (un tentativo di furto con spaccata era accaduto due giorni prima del Natale 2013). Intanto, nell’arco qualche ora, grazie alle indicazioni fornite, a Monte Urano è stata fermata un’auto a bordo della quale c’era praticamente tutto quanto era stato trafugato dal negozio. Il giovane, italiano, è stato perciò fermato dai carabinieri per spiegare la provenienza di quel materiale e chiarire la sua posizione. Una volta effettuati gli accertamenti del caso, i proprietari di Exe Computer hanno subito riavuto indietro il maltolto.