Mercoledì 24 Aprile 2024

Manovra 2019, telefonata Juncker-Merkel sul Bilancio italiano

Il presidente della Commissione a colloquio con la cancelliera. Si parla della finanziaria bocciata. Salvini: "Non la cambieremo di una virgola". Ma lo spread preoccupa il governo. Conte: "E' un problema"

 Angela Merkel e Jean-Claude Juncker (Ansa)

Angela Merkel e Jean-Claude Juncker (Ansa)

Roma, 25 ottobre 2018 - La manovra italiana all'ordine del giorno in Europa dopo la bocciatura della Commissione. Proprio il Bilancio 2019 è stato oggetto - insieme alla Brexit - di una telefonata avvenuta ieri tra il presidente Jean Claude Juncker e la cancelliera tedesca Angela Merkel. La portavoce dell'esecutivo comunitario, Mina Andreeva, non dà dettagli sul contenuto della conversazione. Si limita a sottolineare che "la posizione della Commissione è nota e ieri c'è stata una presa di posizione pubblica del governo tedesco", con il portavoce Steffen Seibert che ha detto di "appoggiare Bruxelles nel suo lavoro". 

Ma da Roma nessun segno di retromarcia sulla finanziaria. Salvini oggi ripete che "non la cambieremo di una virgola", ostentando serenità: "L'economia italiana è sana, c'è una manovra economica che la renderà ancora più forte e creerà posti di lavoro. Noi puntiamo sul lavoro, la vita reale. Gli italiani ci hanno votato per intervenire sulla vita reale, sulla legge Fornero, su Equitalia, sulle partite Iva, sull'agricoltura. La finanza seguirà". 

TIMORI SULLO SPREAD - Certo lo spread preoccupa anche il governo. Lo ha ammesso ieri il ministro dell'Economia Giovanni Tria, il quale puntualizza che "non possiamo mantenerlo a questi livelli a lungo", perché ci andrebbe di mezzo "il sistema bancario", soprattutto "la parte più debole". Anche il premier Conte  in colloqui con Stampa e Repubblica confessa il timore sull'andamento del differenziale: "Se sale, o si mantiene alto a questo punto, è un problema. Sto lavorando perché si abbassi.Vogliamo e dobbiamo mandare un messaggio di fiducia". 

CONTE: MANOVRA NON E' ARDITA - "La manovra viene descitta come particolarmente ardita - dice il presidente del Consiglio intervenendo oggi all'assemblea Anci - in realtà non è così. Prevediamo scosatamento del deficit molto, molto contenuto". E "il fatto di puntare sulla crescita non può creare allarmismi". Conte rassicura poi sulla tenuta del governo. "Il clima è molto coeso", non c'è "nessuna paura", "siamo concentrati per realizzare gli obiettivi e far ripartire l'Italia, per realizzare le riforme che abbiamo promesso".