Malcontenti o Battibecco, Malpertuso o Lazzaretto, Sette Leoncini o Broccaindosso. Perché alcune strade di Bologna hanno dei nominativi così strambi? Studiando e interpellando gli storici la risposta è sempre la stessa: spesso si tratta di nomi decisi dalle storie di tutti i giorni, dalle storie tramandate da chi viveva in quelle vie nel corso dei secoli, dai mestieri che venivano sviluppati. "Proprio un mestiere, quello dei birocciai (i trasportatori con il carretto di barbabietole e ghiaia), ha dato il nome a via della Berretta Rossa, che era il loro copricapo caratteristico - racconta Marco Poli, storico ed ex componente della commissione per la toponomastica della città, ospite del podcast di oggi de 'Il Resto di Bologna -. Quindi niente riferimento politico".