Venerdì 7 Marzo 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Leone Alato: più crescita, meno emissioni

È la prima azienda in Italia del settore ’Food&Agricultural production’ a ricevere l’approvazione dei target di decarbonizzazione da Sbti

Giancarlo Fancel, Country Manager & Ceo di Generali Italia e Presidente del Gruppo Leone Alato

Giancarlo Fancel, Country Manager & Ceo di Generali Italia e Presidente del Gruppo Leone Alato

di Egidio Scala

Leone Alato, holding agroalimentare e vitivinicola di Generali, è la prima azienda agricola italiana ad aver ottenuto l’approvazione dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 e da parte di Science Based Target initiative, prestigioso network internazionale nato dalla collaborazione tra World Resource Institute, Carbon Disclosure Project, United Nations Global Compact e WWF.

In linea con gli obiettivi globali sul cambiamento climatico, per contribuire a contenere il riscaldamento globale entro il 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, Leone Alato rende concreto e misurabile l’impegno a ridurre del 90% entro il 2040 le emissioni assolute di gas serra (scope 1, 2 e 3) lungo tutta la catena del valore. Nello specifico, per le emissioni FLAG – Forest Land and Agriculture, ovvero emissioni legate all’uso del suolo e specifiche del settore agricolo, è stato validato un obiettivo altrettanto ambizioso: ridurre, sempre entro il 2040, del 72% le emissioni dirette e indirette (Scope 1 e 3).

"Fare sostenibilità, principio ispiratore del nostro modello di business – afferma Giancarlo Fancel, Country Manager & Ceo di Generali Italia e Presidente del Gruppo Leone Alato –, per noi significa essere un’azienda trasformativa, generare un impatto positivo nelle comunità in cui operiamo e creare valore condiviso nel lungo periodo per tutti gli stakeholder. L’approvazione dei target da parte di SBTi – continua Fancel – è un importante riconoscimento che consolida il ruolo del Gruppo Leone Alato come riferimento per la sostenibilità nel settore agricolo italiano non solo nella lotta al cambiamento climatico, ma anche nella volontà di costruire un’eredità positiva per le generazioni future, coerentemente con gli obiettivi strategici di Generali".

Contestualmente a quelli di lungo termine, sono stati definiti i cosiddetti obiettivi ’near term’: entro il 2033, Leone Alato si impegna, infatti, a ridurre del 58,8% le proprie emissioni dirette (Scope 1 e 2) e del 35% le emissioni indirette (Scope 3). Nello specifico, sempre entro il 2033, per la categoria FLAG l’obiettivo è una riduzione del 42,4% delle emissioni Scope 1 e 3. Per raggiungere questi obiettivi, Leone Alato sta mettendo in campo e implementerà una serie di azioni mirate tra cui, ad esempio, l’adozione di pratiche agricole rigenerative, l’uso di tecnologie legate all’agricoltura 4.0 (droni, satelliti, etc.), l’impiego di biocarburanti, fertilizzanti organici e packaging sostenibile nonché la produzione e l’utilizzo di energia da sistemi fotovoltaici e agrivoltaici.

Per le attività relative all’approfondimento della Carbon Footprint e alla definizione del proprio Science Based Target, Leone Alato è stata affiancata da SDA Bocconi – Invernizzi AGRI Lab, in qualità di partner scientifico.

Ma che cos’è esattamente Leone Alato? Leone Alato Spa è la holding agroalimentare e vitivinicola di Generali, che vanta oltre 170 anni di storia e coordina diverse attività: dalla produzione e commercializzazione di vini e distillati alle attività agricole, quali produzione e forestazione, fino a comprendere la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Due sono le realtà principali: Le Tenute del Leone Alato in cui le attività vitivinicole originano da 7 brand che rappresentano alcune tra le aree a maggior vocazione vinicola del Paese (Torre Rosazza nei Colli Orientali del Friuli, Bricco dei Guazzi in Monferrato e Vigneti Fassone nei colli tortonesi, Piemonte; Costa Arente a Grezzana, Verona, V8+ e Tenuta Sant’Anna nella zona del Prosecco, Veneto; e Duemani, in provincia di Pisa, Toscana); Genagricola 1851, che coltiva e amministra oltre 14mila ettari di superficie agricola in Italia e Romania.