Domenica 1 Settembre 2024

La neolingua della Gen Z. Tra acronimi ed emoji

La piattaforma Babbel, utilizzata per apprendere le lingue. ha dedicato una sezione ai neologismi diventati virali online.

La neolingua della Gen Z. Tra acronimi ed emoji

La neolingua della Gen Z. Tra acronimi ed emoji

I social media, oltre a “catturare“ diversi momenti della quotidianità delle persone - sono oltre 5 miliardi i profili attivi sui social network e 2 ore e 23 minuti al giorno il tempo trascorso mediamente nel 2023 dagli utenti sulle piattaforme - hanno contribuito ad influenzare profondamente anche il linguaggio. Le generazioni nativo-digitali, in particolare la Gen Z, hanno reso il confine che separa il vocabolario online da quello offline ancora più labile. Per riuscire non solo a comprendere le conversazioni sulle varie piattaforme, ma anche a parteciparvi attivamente, Babbel - l’ecosistema leader nell’apprendimento delle lingue - ha raccolto una serie di acronimi e neologismi diventati virali sui social.

Ad esempio l’acronimo B.A.E. è utilizzato per esprimere affetto, P.O.V. (acronimo di “point of view“ cioè “punto di vista“) viene aggiunto nelle didascalie dei video girati in primo piano che invitano lo spettatore ad immedesimarsi nella situazione raccontata, in genere ispirata ad episodi della vita quotidiana. L’abbreviazione “i.y.k.y.k.“ significa “if you know, you know“ (“se lo sai, lo sai“) e si utilizza in relazione a immagini, video e altri contenuti per fare riferimento ad una battuta “interna“ad un gruppo ristretto di persone. G.O.A.T. sta per “greatest of all time“, “il più grande di tutti i tempi“: accompagnata spesso dall’emoji di una capra, e viene impiegata per definire una persona talentuosa. Delulu deriva dall’aggettivo inglese "delusional" ("delirante") e descrive una persona con convinzioni o fantasie impossibili da realizzare. Si usa spesso in relazione alle “cotte“ romantiche che i fan si prendono per note celebrità. Mother: il termine “mother“ (“madre“) assume una nuova connotazione nell’era dei social media. Si utilizza questa parola per descrivere donne famose particolarmente stimate ed omaggiate dai propri fan per il successo delle loro carriere artistiche. Girl Math (“matematica da ragazze“) definisce il modo in cui si calcola il valore di oggetti e servizi seguendo una logica che “giustifica“ le spese di denaro, ironizzando sugli stereotipi di genere.

A cura di Maurizio Costanzo